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Nora Francesca

La coabitazione tra anziani con decadimenti cognitivi

www.lombardiasociale.it, 29-01-2018

Parallela alla tendenza riguardante modalità di aiuto che favoriscano la permanenza a domicilio degli anziani, si sta facendo strada l'opzione del cohousing. A questo riguardo a Modena è in atto il progetto "Ca’ Nostra", un modello di coabitazione per anziani parzialmente non-autosufficienti e persone con problematiche legate alla demenza o a deficit cognitivi, che si rifà ai modelli di cohousing tedeschi e olandesi per malati di Alzheimer. La coabitazione, all'interno di un grande appartamento messo a disposizione dal comune di Modena,  è curata direttamente dalle famiglie coinvolte organizzate in una Comunità Familiare, con il supporto delle associazioni e delle istituzioni socio-sanitarie del territorio. L'aumento della popolazione anziana nella provincia di Modena crea seri problemi di sostenibilità sociale ed economica.  I presupposti da cui muove il progetto "Ca' Nostra" sono quindi di costruire un modello abitativo innovativo per garantire servizi più flessibili, coordinamento delle prestazioni, risposte individualizzate ai bisogni e contenimento dei costi. Gli obiettivi riguardano la qualità della vita dei beneficiari e dei loro caregiver, la sostenibilità economica delle azioni intraprese e la sperimentazione di nuove forme di welfare territoriale.
Dopo quasi due anni dall‘inizio della coabitazione, si sono riscontrati dei miglioramenti nelle condizioni di salute degli anziani grazie ai benefici della convivenza in un piccolo gruppo e alle opportunità socio-relazionali che questa comporta. Inoltre si è data la possibilità di trasformare positivamente il ruolo di caregiver dei figli degli anziani coabitanti: grazie all'alleggerimento del carico di stress e di preoccupazioni quotidiane e la possibilità di dedicare tempo alle relazioni familiari e al sostegno reciproco dei nuclei coinvolti. Ca’ Nostra propone una nuova forma di welfare che coniuga la centralità della domiciliarità con la cura e il bisogno di socialità del soggetto e dei familiari, dove istituzioni e terzo settore, sono “protagonisti competenti” del processo di co-housing.

(Fonte: tratto dall'articolo)

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Autore (Cognome Nome)Nora Francesca
Casa Editrice, città
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LinguaItaliano
OriginaleNo
Data dell'articolo2018-01-29
Numero
Fontewww.lombardiasociale.it
Approfondimenti Onlinewww.lombardiasociale.it/2018/01/29/la-coabitazione-anziani-decadimenti-cognitivi/
Subtitolo in stampawww.lombardiasociale.it, 29-01-2018
Fonte da stampare(Fonte: tratto dall'articolo)
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Nora Francesca
Parole chiave: Buone pratiche Cohousing