Secondo quanto dichiara Angelo Marzio Zullo, Responsabile UOS Chirurgia del pavimento pelvico e proctologia, Policlinico Universitario Campus Bio-Medico, oggi esistono tanti ausili per l’incontinenza. Ma c’è un grosso problema di base, ovvero la libera scelta. In quasi tutte le Regioni italiane, tranne alcune, non si può scegliere il tipo di assorbente, in barba ai differenti bisogni del paziente. L’altro grande problema è la qualità degli assorbenti: spesso vengono offerti ausili con una qualità molto scarsa, che creano problemi dermatologici. Una tesi rilanciata anche da Roberto Messina, Presidente Nazionale di Senior Italia FederAnziani, secondo cui il sistema di gestione di questa patologia e di distribuzione degli ausili non tiene in conto dei diversi livelli di gravità delle situazioni, privilegiando da sempre il criterio meramente economico con la fornitura di ausili di qualità e quantità non adatti alle specifiche esigenze delle persone in continenti. Chi soffre di incontinenza si ritrova così ad avere meno ausili di quelli di cui avrebbe bisogno e ad averne di qualità non commisurata alle proprie esigenze, costretti a spendere di tasca propria per comprarne altri o addirittura gettando quelli che arrivano dalla regione per comprarne di qualità migliore.
(Sintesi redatta da: Anna Costalunga)