Gli ultra 75enni sono diventati i principali utenti del Pronto soccorso.
Francesco Rocco Pugliese past president di Simeu (Società italiana medicina di emergenza -urgenza) spiega: "Per i pazienti anziani fragili, identificati al triage, devono essere previsti percorsi "veloci" in modo da indirizzarli subito verso il reparto di geriatria per acuti o in quello appropriato, evitando la prolungata permanenza in Pronto soccorso che comporta il rischio di complicanze. Le Società scientifiche però sottolineano che il modello organizzativo proposto può funzionare solo se quotidianamente viene assegnato al Pronto soccorso un adeguato numero di posti letto per i ricoveri, come previsto dalle Linee di indicazioni nazionali su triage, OBI (Osservazione Breve Intensiva) e sovraffollamento".
Filippo Luca Fimognari, presidente Sigot (Società italiana di geriatria ospedale e territorio) sottolinea: "La maggior parte degli accessi di anziani al Pronto soccorso non sono inappropriati poichè quasi sempre si ricoverano con codice giallo e rosso, la patologia acuta si sviluppa con manifestazioni atipiche e si aggiunge a un quadro già complesso: sono pazienti con più malattie croniche e vanno ricoverati in reparti di geriatria che, però, sono pochissimi".
(Sintesi redatta da: D'Amuri Vincenzo)