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Burighel Micol

Il peso della solitudine: la depressione nell’anziano

www.altraeta.it, 15-03-2021

Quanto incide l’isolamento sullo sviluppo della depressione nell’anziano? Nell’ultimo anno di pandemia si è parlato molto di questo tema fondamentale per la salute dei senior. Mancanza di contatti, ghettizzazione dalla comunità, impossibilità di coltivare gli affetti: situazioni che possono portare a pesanti conseguenze e allo sviluppo di disturbi depressivi.

Dobbiamo sicuramente chiarire cosa intendiamo per solitudine - dice il Professor Luigi Ferrannini, medico specialista in Psichiatria - la solitudine è una “parola valigia”, che dentro di sé contiene molte forme possibili di solitudine. Non escludiamo che ci sia una certa percentuale di persone che – per il loro stile di vita e per la loro personalità ed abitudini tenda a essere più isolata ed avere meno relazioni e contatti sociali: è necessario perciò fare attenzione a non patologizzare questo tipo di solitudine più fisiologica. Questo è un tema sicuramente centrale che in qualche misura la pandemia ha svelato ma che esisteva già da prima. È molto interessante notare come qualche anno fa sul New York Times fosse uscito un articolo sulla solitudine che la definiva come una delle cause più frequenti di morte dell’anziano. Si tratta perciò di un tema che era stato sollevato già da tempo, ma che non era stato affrontato con la dovuta attenzione. La solitudine non ha un effetto molto marcato solo sul profilo psicologico, ma anche un effetto significativo sul profilo biologico: il declino cognitivo può essere accelerato dalla solitudine. Inoltre, va considerato che la solitudine non facilita una buona alimentazione e comporta molto spesso un aumento di consumo di alcol.

Oltre all’isolamento, nell’anziano i fattori di rischio della depressione sono la perdita – di ruolo sociale, economica, di potere sociale, di relazioni e il lutto, inteso sia come perdita di una persona cara, ma anche come sensazione di pericolo e paura di rimanere soli. Si tratta di condizioni che hanno differenze di genere e di classi sociali significative. Inoltre,  hanno un peso importante anche fattori genetici e familiari.

Il distanziamento sociale ha colpito tutti, non solo gli anziani. La tecnologia – smartphone, tablet, pc ed altro ancora – è sicuramente un elemento importante per mantenere i contatti, è uno strumento che rende meno pesante la condizione d’isolamento. È importante però non delegare tutto alla tecnologia: in qualche misura vanno sempre cercati e trovati degli spazi di relazione, in famiglia e fra i propri simili. Spesso, inoltre, non si tiene conto delle ripercussioni non sempre positive della tecnologia. Il computer è un contatto di informazioni, ma anche di informazioni pericolose, negative o sbagliate. In qualche modo, il futuro dovrà tenere conto di questi elementi.

(Sintesi redatta da: Righi Enos)

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Autore (Cognome Nome)Burighel Micol
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LinguaItaliano
OriginaleSi
Data dell'articolo2021-03-15
Numero
Fontewww.altraeta.it
Approfondimenti Onlinewww.altraeta.it/solitudine-depressione-anziano/
Subtitolo in stampawww.altraeta.it, 15-03-2021
Fonte da stampare(Sintesi redatta da: Righi Enos)
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Parole chiave: Depressione Solitudine