«Il prossimo grande passaggio generazionale di ricchezza sta avvenendo ora. Statisticamente, nei prossimi 25 anni circa 85mila miliardi di dollari in asset diversificati passeranno da una generazione all’altra, ed il numero di donne che diverrà proprietaria di questa ricchezza crescerà sempre più. Processo invero già iniziato nell’ultimo decennio». A parlare in una intervista è Jean Altier, head of managed strategies e ally chair of the Lgbtq+ council di Goldman Sachs Private Wealth Management.
«In oltre il 30% dei nostri clienti in Italia, le donne occupano posizioni rilevanti o come responsabili delle decisioni di investimento o come beneficiari del patrimonio. Una percentuale già considerevole che è in continuo aumento», continua Altier, che precisa che più della metà dei partner del wealth management in Goldman Sachs sono donne.
La manager sottolinea, inoltre, che non ci sono differenze sostanziali nella predisposizione agli investimenti fra uomini e donne, quanto più sfumature a cui rispondere: «Gli uomini tendono a concentrarsi maggiormente sui ritorni a breve termine, mentre le donne mantengono un focus di lungo periodo. Questo è uno dei motivi per cui le donne sono più interessate agli investimenti illiquidi nei mercati privati».
Nello specifico poi: «Le donne preferiscono investire almeno una parte del loro capitale in strategie che abbiano una maggiore sensibilità verso la tutela dell’ambiente, le tematiche sociali o le questioni legate alla governance. In particolare, la tutela dell’ambiente è un tema che emerge molto spesso nelle nostre conversazioni con le clienti, così come con le generazioni più giovani», osserva Altier, che aggiunge: «Le donne, poi, sono spesso interessate a discutere di trust e pianificazione patrimoniale, oltre che di iniziative filantropiche».
(Sintesi redatta da: Lupini Lucio)