Il futuro a cui guardare? Le residenze protette. C'è chi è già oltre: la Danimarca! Nel ormai lontano 1976 il governo danese ha deciso di assegnare la responsabilità di tutti i servizi di comunità ai Municipi.
Spiega il ricercatore Claudio Falasca, dell'Auser: "Nel modello danese, abitare e servizi sono strettamente collegati. Tutte le persone possono ricevere interventi di pari qualità e quantità, indipendentemente dal luogo in cui essi dovranno essere garantiti: dimora naturale, housing sociale pubblico o privato, strutture specializzate a minore o maggiore protezione, nursing home. L'unica variabile è rappresentata dalla necessità delle persone".
Molto ampia l'offerta del sostegno a domicilio, dalle consegne ai servizi sanitari, dai più semplici ai più complessi. Prevista "la possibilità di avere un operatore a disposizione per l'intera giornata per un massimo di sei mesi o giorno e notte per periodi più brevi. Ai familiari più esposti sono garantiti servizi di sostituzione o di sollievo. La continuità di cura è garantita dal governo delle municipalità. I cui servizi sono accessibili telefonicamente 24 ore su 24" . Quindi la nostra strada da fare pare molto lunga.
(Sintesi redatta da: Nardinocchi Guido)