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Cernuzio Salvatore

Il cappellano che prega Dio al telefono

La Stampa, 20-03-2020, p.3

Fra Aquilino Apassiti è il cappellano dell'Ospedale Giovanni XXIII di Bergamo, nella zona quindi più colpita dal Coronavirus, dove è stato necessario l'esercito per portare le bare in altre regioni per la cremazione. E' stato lui a dover mettere il cellulare sulle salme per poter almeno pregare con i parenti in quarantena. Lui passa nei reparti a portare una parola di conforto agli ammalati, sempre con le dovute precauzioni, e pur avendo fatto il missionario per gran parte della sua vita, ma non si è mai dovuto misurare in una situazione simile. Ha iniziato a chiamare col cellulare i familiari quando ha visto come poteva essere di conforto poter pregare in diretta per i propri defunti, anche con «esequie virtuali». 


 Fra Aquilino conforta anche il personale ospedaliero sfinito dai turni massacranti che impone l'emergenza, senza paura per se stesso, perché ha vissuto una lunga vita (ha 84 anni) piena di tanti sogni realizzati

(Sintesi redatta da: Balloni Flavia)

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Autore (Cognome Nome)Cernuzio Salvatore
Casa Editrice, città
Collana
Anno Pubblicazione2020
Pagine3
LinguaItaliano
OriginaleSi
Data dell'articolo2020-03-20
Numero
Fonte
Approfondimenti Online
FonteLa Stampa
Subtitolo in stampaLa Stampa, 20-03-2020, p.3
Fonte da stampare(Sintesi redatta da: Balloni Flavia)
Volume
Approfondimenti
Cernuzio Salvatore
Attori
Parole chiave: Religione Storie di vita Tecnologia