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Gnetti Carlo

Il Welfare che serve. L’arte di arrangiarsi non basta più

LiberEtà, 4, 2017, pp.16-19

Le carenze del modello italiano di domiciliarità e residenzialità emergono da una recente indagine Auser. Alle cure a domicilio ricorrono 2,5 milioni di anziani, mentre, nelle oltre 12.200 strutture sparse nel Paese trovano assistenza circa 360.000 anziani (-9,1% dal 2009 al 2013) con un taglio dei posti letto, nello stesso periodo, del 23%. Diminuisce anche il numero di anziani che usufruisce dell'indennità di accompagno e la spesa per servizi sociali di Regioni e Comuni si riduce di circa l'8%. Cala anche il numero degli occupati nei presìdi mentre cresce solo il volontariato. Non si capisce perciò il senso logico degli ultimi tagli decisi sul fondo politiche sociali e sul fondo non autosufficienza. Quello che manca è una seria politica di prevenzione dell'isolamento che è il primo nemico della vecchiaia. Serve inoltre, al più presto, un registro degli assistenti familiari.

(Sintesi redatta da: Carrino Antonella)

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Autore (Cognome Nome)Gnetti Carlo
Casa Editrice, città
Collana
Anno Pubblicazione2017
Pagine16-19
LinguaItaliano
OriginaleNo
Data dell'articolo19000101
Numero4
Fonte
Approfondimenti Online
FonteLiberEtà
Subtitolo in stampaLiberEtà, 4, 2017, pp.16-19
Fonte da stampare(Sintesi redatta da: Carrino Antonella)
Volume
Approfondimenti
Gnetti Carlo
Parole chiave: Assistente familiare, badante Assistenza Domiciliare Cure a domicilio Dati statistici