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Ferri Raffaele

Il sonno dell’anziano

Profilo Salute, 3, x11, 2018, p.2021

Gli studi sulle abitudini di sonno dei più anziani mostrano un aumento del tempo necessario per addormentarsi (latenza del sonno), un calo generale del sonno REM (periodo durante il quale sogniamo) ed un aumento della frammentazione del sonno (risvegli notturni). La ricerca suggerisce che la gran parte del disturbo del sonno tra gli anziani può essere attribuito a malattie fisiche e psichiatriche ed ai farmaci usati per curarli. Le persone anziane tendono a diventare più sonnolente  in prima serata e si svegliano più  presto al mattino rispetto ai giovani. Il ritmo del sonno viene anticipato, in modo da ottenere ancora 7 o 8 ore di sonno, ma gli anziani si svegliano molto presto, perchè sono andati a dormire abbastanza presto. I motivi non sono ben chiari, ma, un ruolo importante è giocato dall'esposizione alla luce solare. Il medico può aiutare a risolvere il problema, ad esempio, riducendo la caffeina e limitando la durata del sonnellino pomeridiano o valutare quanto grave è il disturbo e cosa fare.

(Sintesi redatta da: D'Amuri Vincenzo)

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Autore (Cognome Nome)Ferri Raffaele
Casa Editrice, città
Collana
Anno Pubblicazione2018
Pagine2021
LinguaItaliano
OriginaleNo
Destinatari
  • Studenti e ricercatori
  • Persone anziane
Data dell'articolo19000101
Numero3
Fonte
Approfondimenti Online
FonteProfilo Salute
Subtitolo in stampaProfilo Salute, 3, x11, 2018, p.2021
Fonte da stampare(Sintesi redatta da: D'Amuri Vincenzo)
Volumex11
Approfondimenti
Ferri Raffaele
Parole chiave: Disturbi del sonno