Per l’OMS metà della popolazione mondiale ha atteggiamenti discriminatori nei confronti degli anziani e una persona su 6 subisce maltrattamenti o abusi solo perché è anziana. Tuttavia, solo una su quattro lo segnala. Questa realtà, insieme alla mancanza di informazioni sui diritti degli anziani, sono, secondo gli esperti, i principali ostacoli nella lotta all'ageismo.
Aspetti che la piattaforma HelpAge (@HelpAgeEspana) vuole combattere con il lancio di un nuovo Servizio statale per l'attenzione agli anziani (SEAM), da poco disponibile per affrontare i casi di discriminazione basata sull'età attraverso una piattaforma multicanale. Il nuovo Servizio statale di assistenza agli anziani è gratuito e ha come obiettivo principale quello di offrire informazioni agli anziani in tutto il territorio spagnolo in situazioni di abuso, maltrattamento o discriminazione per motivi di vecchio.
Il suo metodo di contatto principale è telefonico, ma dispone anche di un'e-mail (contacto@servicoseam.es) e di un sito Web www.servicoseam.es. Sulla base delle chiamate e delle segnalazioni, un team specializzato si fa carico delle problematiche e indirizza le richieste di aiuto alle istituzioni deputate alla tutela dei diritti. Il nuovo servizio, il cui motto è "il problema non è l’età ma l’ageimo", intende frenare i comportamenti discriminatori, rompere gli stereotipi e contribuire a fornire supporto agli anziani di fronte a qualsiasi problema che possa sorgere.
I suoi promotori sottolineano che il servizio è rivolto anche a caregiver o familiari che hanno dubbi su come affrontare situazioni di abuso o maltrattamento dell'anziano. "Nei due mesi che abbiamo testato, abbiamo ricevuto più di un centinaio di domande, principalmente su dubbi relativi all'assistenza, difficoltà nell'accesso alle procedure amministrative o discriminazione basata sull'età sul posto di lavoro", spiega María Gangutia, coordinatrice del servizio. E spicca che, in relazione al genere, la maggior parte delle chiamate siano di donne tra 61 e 71 anni.
(Sintesi redatta da: Anna Costalunga)