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“Gli anziani non potevano più restare in queste condizione di semi vita”

www.ticinonews.ch, 02-06-2020

Anche in Ticino (Svizzera), dall'8 giugno prossimo, è prevista la riapertura delle case per anziani. Giampaolo Cereghetti presidente dell’Associazione Ticinese Terza Età (ATTE) ha accolto con grande piacere questa notizia. “La decisione è difficile, per la gestione che resta delicata, ma non si poteva chiedere ancora a questi anziani di restare in condizione di semi vita” dice convinto il presidente dell’ATTE.

“Questo tipo di vita non è nemmeno una vita, bisogna cercare di trovare un punto di equilibrio” e prosegue: “Per questo motivo le aperture dall'8 giugno sono una scelta saggia, purché il tutto avvenga rispettando le norme di sicurezza”. Un modo per rigenerarsi e per rivedere finalmente dopo tanto i propri cari. “Questo – spiega Cereghetti – darà agli anziani la possibilità di uscire da una situazione gravosa, pesante, di quasi carcerazione che non credo potesse essere supportata ancora a lungo”. Gli anziani “hanno bisogno vedere di figli e i nipoti. Gli ospiti hanno vissuto un’esperienza pesante”.

(Fonte: tratto dall'articolo)

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LinguaItaliano
OriginaleNo
Data dell'articolo2020-06-02
Numero
Fontewww.ticinonews.ch
Approfondimenti Onlinewww.ticinonews.ch/ticino/gli-anziani-non-potevano-piu-restare-in-queste-condizione-di-semi-vita-AY2742435?refresh=true
Subtitolo in stampawww.ticinonews.ch, 02-06-2020
Fonte da stampare(Fonte: tratto dall'articolo)
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Parole chiave: Strutture residenziali per anziani