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Ognibene Francesco

Gli anestesisti: l’età non è un criterio per l’accesso alle cure

Avvenire, 19-01-2021, p.A7

In questi tempi di emergenza sanitaria la Società italiana di Anestesia, analgesia, rianimazione e terapia intensiva (Siaarti) con la Società italiana di Medicina legale e delle assicurazioni (Simla) hanno redatto un documento «Decisioni per le cure intensive in caso di sproporzione tra necessità assistenziali e risorse disponibili in corso di pandemia di Covid-19».

Il testo arriva dopo la polemica dovuta alle prime indiscrezioni a proposito della prima bozza del nuovo Piano pandemico nazionale. Qui si legge che «quando la scarsità rende le risorse insufficienti rispetto alle necessità» è possibile «fornire trattamenti necessari preferenzialmente a quei pazienti che hanno maggiori possibilità di trarne beneficio».


 Parole che, anche se non definitive, hanno riportato alla luce un nodo etico molto complesso. Fortunatamente, nonostante i limiti, il Sistema sanitario italiano ha mostrato che non abbandona nessuno, al contrario di ciò che è accaduto in altri Paesi. Riassumono comunque le due società mediche che «i trattamenti di supporto vitale devono essere assicurati al maggior numero possibile di pazienti che ne possano trarre benefici», ma «i criteri cronologici di accesso o casuali non sono eticamente condivisibili» mentre «l’età non è un criterio, ma va considerata nel contesto della valutazione clinica globale della persona malata».

Di conseguenza «la precedenza al ricovero in terapia intensiva deve essere data in base a criteri di appropriatezza e di prospettiva prognostica », cioè strettamente clinici, mentre si «dovrà procedere basandosi sulla valutazione globale di ogni singola persona malata attraverso i seguenti parametri: numero e tipo di comorbilità; stato funzionale pregresso e fragilità rilevanti rispetto alla risposta alle cure; gravità del quadro clinico attuale; presumibile impatto dei trattamenti intensivi, anche in considerazione dell’età del/la paziente; volontà della persona malata riguardo alle cure intensive, che dovrebbe essere indagata prima possibile nella fase iniziale del triage». Viene evidenziato come «dai criteri di triage sono esclusi il criterio cronologico (ordine di arrivo) e quello casuale (sorteggio) in quanto non eticamente sostenibili».

(Sintesi redatta da: Balloni Flavia)

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Autore (Cognome Nome)Ognibene Francesco
Casa Editrice, città
Collana
Anno Pubblicazione2021
PagineA7
LinguaItaliano
OriginaleSi
Data dell'articolo2021-01-19
Numero
Fonte
Approfondimenti Online
FonteAvvenire
Subtitolo in stampaAvvenire, 19-01-2021, p.A7
Fonte da stampare(Sintesi redatta da: Balloni Flavia)
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Ognibene Francesco
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Parole chiave: Ageism Ospedale