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Carrino Antonella

Germania. I tedeschi pensano di risolvere il problema pensioni pagando più tasse

25-07-2019

I pensionati tedeschi sono quasi 21 milioni. L’età minima di pensionamento è 63 anni con  45 di anzianità contributiva di media. La riforma varata nel 2016  ha avviato un meccanismo graduale di adeguamento delle retribuzioni per superare il fatto che molti pensionati tedeschi sono scesi, nel tempo,  sotto la soglia di povertà. Ci sono oggi più di quattro milioni ( il 30 % sul totale) di pensionati che non pagano le tasse perché al di sotto del Grundfreibetrag (reddito minimo) di 8652 euro. La fosca prospettiva che prefigura l’Organizzazione per la collaborazione economica e lo sviluppo (OECD), è che le future pensioni tedesche saranno sempre più basse e l’età pensionabile sempre più posticipata. Uno studio ha evidenziato che circa l’80% della popolazione teme di non riceverla mai.

Due episodi rendono la gravità del problema. Il partito Die Linke (La sinistra), ha rivelato, suscitando un dibattito acceso, che dopo più di 70 anni dalla fine della seconda guerra, la Germania sta ancora pagando le pensioni dei volontari spagnoli arruolati nell’esercito nazista. Il secondo episodio riguarda una inchiesta diffusa dal Berliner Zeitung riportando il caso emblematico di una signora settantenne costretta a lavorare come cassiera a 70 anni in un supermercato di Berlino per arrotondare la pensione.

La signora Rosi Schott vive a Berlino e riceve 848 euro di pensione al mese. Di questi, 408 euro sono destinati a coprire le spese di affitto di un modesto appartamento. I restanti 440 euro non sono sufficienti per vivere. Nonostante i suoi 70 anni, la signora Schott da tre lavora come cassiera per una nota catena di supermercati a Potsdamer Platz, nel centro di Berlino, per 25 ore a settimana.

Secondo gli esperti dell’OECD, in un tale scenario, sembra inevitabile che i cittadini tedeschi debbano lavorare sempre più a lungo  e già si parla di un ulteriore innalzamento della soglia dell’età pensionabile dopo quello già disposto ( da 65 a 67 anni). Il ministro delle Finanze Wolfgang Schäuble ha già dichiarato di volerlo fare ma, per il momento, non è stata fatta una proposta precisa. Si teme comunque un ulteriore abbassamento delle pensioni.  

Fra i lavoratori, specie quelli che hanno avuto una contribuzione discontinua, si diffonde la paura di non poter affrontare, con pensioni sempre più basse, i costi della vecchiaia.

Una tassazione delle pensioni è già stata introdotta nel 2005. Anziché trattenere una quota dalla busta paga dei lavoratori, per il futuro il governo tedesco pensa di introdurre una tassa di scopo. Si tratta solo di ipotesi ma, in una Germania opulenta ma sempre più anziana, si prospettano tempi difficili per i pensionati.

Sentiti sull'argomento,  i cittadini, per i due terzi, si sono detti d’accordo a pagare più tasse. I tre quarti del campione intervistato si è dichiarato a favore di una tassazione più pesante per i  redditi più alti.

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Autore (Cognome Nome)Carrino Antonella
Casa Editrice, città
Collana
Anno Pubblicazione2019
Pagine
LinguaItaliano
Data dell'articolo19000101
Numero
Fonte
Approfondimenti Online
Subtitolo in stampa25-07-2019
Fonte da stampare
Volume
Approfondimenti
Carrino Antonella
Attori
Parole chiave: Analisi comparative Aspetti psicologici dell'invecchiamento Sistema pensionistico