La commissione Sanità Pubblica ha deciso ieri che il vaccino Astrazeneca verrà somministrato solo al gruppo tra i 60 e i 69 anni, mentre gli over 70 e i pazienti con patologia a rischio per covid continueranno con l'mRNA (Pfizer e Moderna). Si delimitano così i nuovi gruppi del piano di vaccinazione, che è stato nuovamente modificato dopo l'ultimo rapporto dell'Agenzia europea dei medicinali (EMA), che ha evidenziato un legame tra la somministrazione del farmaco da parte dell'azienda anglo-svedese e i casi di trombosi, rari e poco frequenti.

Il Consiglio Interterritoriale (con l'unico voto contro Madrid) ha deciso dunque che questo vaccino sarà  somministrato solo a persone di età superiore ai 60 anni, in particolare, al gruppo di 60/65 anni. Questa decisione si spiega con la necessità “imperativa” di vaccinare tutti gli over 60, che è il gruppo più vulnerabile per i covid, tra aprile e maggio. La vaccinazione con Pfizer e Moderna è già iniziata in molte comunità nella fascia di età 70-79: con la prima dose hanno già una protezione contro il virus che si aggira intorno al 90%. In effetti, gli esperti di sanità pubblica lasciano la porta aperta alle comunità per utilizzare un vaccino diverso dall'AZ "a seconda della disponibilità".

La commissione, composta dai responsabili della salute pubblica del Ministero e delle comunità, non ha ancora chiarito cosa fare con la seconda dose del vaccino Astrazeneca con le persone che hanno già ricevuto la prima, la maggior parte dei quali lavoratori essenziali.

Sono tre gli scenari possibili ideati dal ministero della salute. Da un lato, la seconda dose non viene somministrata perché l'efficacia con una sola è molto alta, 76%. Un'altra opzione possibile è inoculare un secondo vaccino. Secondo il virologo Mariano Esteban, infatti, ci sono già ricerche che dimostrano che la combinazione di due farmaci è più efficace, come è già stato dimostrato con la malaria. La terza opzione è quella di somministrare la seconda dose di Astrazeneca. Lo ha annunciato, ad esempio, l'Italia, che l'altro ieri si è unita alla Spagna nella decisione di porre il veto a questo farmaco ai minori di 60 anni.