Il ministro spagnolo dell'Inclusione, della Previdenza Sociale e delle Migrazioni, José Luis Escrivá, ha presentato ieri – 12 aprile - alla commissione parlamentare del Patto di Toledo la proposta che il Governo sta negoziando con le parti sociali per attuare un primo pacchetto di misure di riforma delle pensioni volte a ritardare l’età media con la quale i lavoratori vanno in pensione.
Tra queste misure, Escrivá ha annunciato la sua intenzione di creare nuovi incentivi monetari per coloro che continuano a lavorare oltre l'età pensionabile legale. Nello specifico, ha proposto di pagare un premio ‘una tantum’ per un importo fino a quasi 11.000 euro (nel caso dei redditi più alti con basi contributive massime) per ogni anno di ritardo del pensionamento. Nel caso in cui il lavoratore contribuisca per almeno 44,5 anni o più, tale incentivo raggiungerebbe i 12.060 euro per ogni anno di differimento. Il ministro ha giustificato questo nuovo modello, fondamentale per avvicinare l'età pensionabile effettiva all'età ordinaria, sostenendo che un terzo dei prepensionamenti si produce in “pensioni superiori ai 2.100 euro”. Secondo la proposta i lavoratori che contribuiscono alle massime basi e vogliono andare volontariamente in pensione anticipata, subiranno una sanzione fino al 17%, ben maggiore dell’attuale, pari al 4%.
(Sintesi redatta da: Anna Costalunga)