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Ending pension lock is a start, but there’s no easy fix to the yawning generation gap - La fine del blocco della pensione è un inizio, ma non c’è una soluzione facile per il divario generazionale

The Observer, 11-07-2021

Il rischio di un conflitto intergenerazionale riguarda molte delle società occidentali. In Gran Bretagna il dibattito è sempre aperto e la questione del blocco delle pensioni offre nuovi spunti di discussione. L’ultimo nasce dalla proposta del cancelliere Rishi Sunak di bloccare per quest’anno l’aumento di circa £ 750 destinato ai pensionati statali. Negli ultimi 40 anni la Gran Bretagna è diventata un Paese sempre meno equo. I contributi non sono più legati al merito e l’assistenza sociale verso i più deboli si sta contraendo. In questo quadro drammatico la data di nascita può fare la differenza. I figli del baby boom, raccogliendo i vantaggi di un boom immobiliare lungo 50 anni, di generose pensioni private e di un'istruzione superiore praticamente gratuita, sono stati fortunati. Un millennial è meno fortunato e la generazione Z, nata dopo il 1997, è in grande sofferenza tra prezzi degli immobili insostenibili, la prospettiva di pensioni ridicole e costi più salati per l’istruzione e la formazione. Una condizione aggravata dal Covid.

I conservatori sono accusati di sostenere l'equità solo a parole, ma recentemente qualcosa pare stia cambiando. La Brexit e la maggioranza parlamentare dei Tories sono state costruite sui voti dei baby boomer e di sostenitori ancora più anziani,  sfacciatamente favoriti dalle politiche governative, ma questo trend incendiario forse sta per essere interrotto. Il cancelliere Rishi Sunak, sostenuto dal primo ministro e presidente dell'influente comitato del 1922, Sir Graham Brady, ha ammesso che sta valutando di non aumentare automaticamente la pensione statale di circa £ 750 all'anno in linea con l'aumento previsto dell'8% calcolato sui guadagni medi quest'estate.

Dal 2010 i Tories promettono di bloccare l’aumento delle pensioni. La legge finora permette che le stesse crescano annualmente almeno del 2,5%, ma - se i prezzi al consumo o i salari crescono più velocemente - allora quell'importo diventa più alto. Stavolta, la combinazione dei guadagni scesi al'1,3% a luglio 2020 con il successivo rimbalzo a luglio di quest'anno, ha generato l'anomalia statistica di un aumento degli utili dell'8%. I pensionati dunque non condivideranno equamente la prosperità di tutti, ma beneficeranno ingiustamente di 3 miliardi di sterline in più. Raccoglieranno la maggior parte dei "risparmi" realizzati attraverso i tagli selvaggi al bilancio degli aiuti.

Peggio ancora, questo pezzo di fortuna annuale immeritata, arriva proprio nel momento della cessazione, a settembre, del sussidio Covid di 20 sterline a settimana previsto per i più svantaggiati. Il tutto mentre gli universitari continueranno a ricevere lezioni online, pagando sempre le stesse tasse, e molti di loro continueranno a non poter contare su lavori part-time nel settore dell'ospitalità per aumentare il reddito. Senza contare l’angoscia per il futuro. Probabilmente Sunak si limiterà a pagare un aumento della pensione calcolato in media su una crescita salariale di due anni al 3,4%, ma si troverà ad affrontare un’altra annosa questione: quella delle tasse sulla successione di patrimoni.

(Sintesi redatta da: Anna Costalunga)

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Autore (Cognome Nome)
Casa Editrice, città
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Anno Pubblicazione2021
Pagine
LinguaInglese
OriginaleSi
Data dell'articolo2021-07-11
Numero
Fonte
Approfondimenti Online
FonteThe Observer
Subtitolo in stampaThe Observer, 11-07-2021
Fonte da stampare(Sintesi redatta da: Anna Costalunga)
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Approfondimenti
Attori
Parole chiave: Conflitti generazionali Sistema pensionistico