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De Ciero Simona

Con Longevicity il set dei senior parla di inclusione

Buone notizie (inserto Corriere della Sera), 33, 5, 2021, p.8

La fotografa Laura Liverani firma alcuni scatti per «Longevicity: social inclusion for the elderly through walkability», il progetto dell’Università Bicocca in collaborazione con il Politecnico di Milano, l’Università di Tokyo e Auser, l’associazione italiana per l’invecchiamento attivo. L’obiettivo principale della ricerca è concepire città del futuro inclusive anche per le persone più avanti con l’età, tema estremamente attuale data la crescita costante delle aspettative di vita dell’essere umano; quello dell’esperienza fotografica, invece, è raccontare la comunità senior di Milano attraverso ritratti realizzati in studio.

L’approccio usato è tipico delle vecchie immagini di famiglia dove mano dell’artista e creatività lasciano spazio al soggetto, divenendo - spiega la fotografa - impercettibili. Prima di scattare, però, è importante la condivisione con il soggetto di ogni momento di allestimento e preparazione del set. Una strategia che contribuisce a stabilire un contatto di conoscenza e fiducia reciproca e che, grazie agli oggetti-memoria portati da ciascuno - continua Liverani - trasforma il tempo, trascorso insieme, in racconto di vita vissuta. L’obiettivo finale, infatti, non è tanto il ritratto, - conclude l’artista - ma intercettare sensazioni profonde e sincere sulla qualità della vita che gli anziani trascorrono in città.

Ogni progetto realizzato nell’ambito di Longevicity, infatti, nasce per misurare la walkability (livello di accessibilità, comfort e sicurezza per i pedoni) e favorire nuovi approcci alla camminabilità che tengano conto delle esigenze dei cittadini anziani rispetto alle infrastrutture e ai servizi di Milano. Alla guida del comitato scientifico di questa ricerca c’è Stefania Bandini, docente all’Università Bicocca. «Dati scientifici e uso dell’intelligenza artificiale ci permettono di misurare la camminabilità e la fruizione dell’ambiente da parte delle persone più longeve - precisa la docente - un approccio non calato dall’alto, in modo troppo accademico, ma che affonda le sue radici nell’esperienza diretta degli abitanti, ai quali è destinato».

Per esempio, i ricercatori hanno analizzato gli attraversamenti pedonali di tre punti in particolare, ad alto tasso di incidentalità. «Fiducia, comfort, stress, percezione di pericolo: sono le emozioni che ci aiutano a trovare i punti deboli della walkability locale - conclude Bandini - dati che abbiamo ottenuto attraverso l’uso di telecamere, sensori da indossare, e simulatori costruiti ad hoc e fatti provare agli anziani per misurare le loro reazioni». O le fotografie-racconto, la cui prima tappa pubblica ufficiale sarà lunedì 6 settembre al Base di Milano, durante la Design Week 2021.

(Sintesi redatta da: Anna Costalunga)

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Autore (Cognome Nome)De Ciero Simona
Casa Editrice, città
Collana
Anno Pubblicazione2021
Pagine8
LinguaItaliano
OriginaleSi
Data dell'articolo19000101
Numero33
Fonte
Approfondimenti Online
FonteBuone notizie (inserto Corriere della Sera)
Subtitolo in stampaBuone notizie (inserto Corriere della Sera), 33, 5, 2021, p.8
Fonte da stampare(Sintesi redatta da: Anna Costalunga)
Volume5
Approfondimenti
De Ciero Simona
Attori
Parole chiave: Buone pratiche Contesto urbano Invecchiamento attivo