Non facciamo di tutta l’erba un fascio, ma alcuni anziani alla guida di un veicolo sono pericolosi. Stiamo parlando, tuttavia, di una fetta equiparata ai giovani che fanno abuso di alcool prima di mettersi al volante del loro mezzo. Il confronto è importante, onde evitare polemiche.
A fine 2014, tuttavia, si iniziava a parlare della possibilità di ritirare la patente a tutti quei cittadini con 80 anni di età. L’idea era stata lanciata da Ernesto Grippo, comandante dei vigili urbani dell’Aquila che dichiarava: «Fosse per me, affronterei la problematica degli anziani alla guida in un modo semplice: patente ritirata al compimento dell’ottantesimo compleanno; con l’avanzare degli anni entrano in scena problematiche che non sono affrontate allo stato attuale». Insomma, frasi che avevano scatenato la reazione di molti, specialmente degli anziani presenti sul territorio italiano e in possesso della patente di guida. Ma che fine ha fatto questa proposta? Nel dimenticatoio, perché all’epoca della discussione, arrivò la risposta di Giordano Biserni, rappresentante dell’associazione Amici Polizia Stradale, che “difese” la categoria degli anziani «Stiamo parlando di persone che hanno abitudini e aspettative consolidate. L’unica possibilità - affermò Biserni – sarebbe di limitare la validità della patente non solo nel tempo, ma anche nello spazio. Si può chiedere a un ultraottantenne di rinunciare a guidare di notte o in autostrada, oppure di limitarsi a usare l’auto all’interno della provincia, con strade che conosce per andare, ad esempio, al supermercato».
(Fonte: tratto dall'articolo)