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Cancro prostata. Persa una diagnosi su due. L’appello ai pazienti in terapia: “Non abbandonate i trattamenti”

www.quotidianosanita.it, 24-02-2021

Una diagnosi su due persa dall’inizio della pandemia, 36mila quelle attese per il 2021, con potenziali, gravissime ricadute sull’incremento di nuovi casi in stadi più avanzati della malattia nei prossimi anni. Questa la fotografia del cancro alla prostata al tempo del Covid-19, scatta nel corso di una conferenza stampa virtuale, dalla Fondazione PRO. “Si tratta del secondo tumore con maggior incremento annuo (+3.4%), dopo il melanoma (+7.3%) per gli uomini under 50  spiega Vincenzo Mirone, ordinario di Urologia dell’Università Federico II di Napoli e Presidente di Fondazione PRO – in Italia sono oltre 564mila gli uomini che devono convivere con questa patologia, con un’età media di 72 anni al momento della diagnosi. Non possiamo permetterci di abbassare la guardia e dobbiamo mettere i pazienti nelle condizioni di non abbandonare i trattamenti”.

A questi pazienti è rivolta la campagna “Per il cancro non c’è lockdown”, realizzata con il supporto incondizionato di Ipsen Spa. Tra le declinazioni del progetto, uno spot che vede testimonial Massimiliano Allegri e due sondaggi, con medici e pazienti, per comprendere la portata del problema, oltre a numerosi contributi proposti sul sito della Fondazione. “Per oltre il 70% dei 500 pazienti consultati – prosegue Mirone – il Covid-19 è fonte di forte preoccupazione e quasi il 40% pensa di essere più esposto al contagio a causa dei trattamenti anti-tumorali. Quattro malati su dieci hanno evitato di andare in ospedale durante la scorsa primavera, rinviando cure e visite e sette su dieci auspicano di poter assumere terapie trimestrali o semestrali, per ridurre al minimo gli accessi alle strutture sanitarie”.

“Il nostro appello alle persone colpite da cancro alla prostata – conclude Mirone – è a non abbandonare i trattamenti per nessun motivo, consultando il proprio urologo o oncologo in caso di dubbi o timori. Come Fondazione PRO ci impegniamo a intervenire sul sommerso non diagnosticato con campagne educazionali come “Per il cancro non c’è lockdown” e a presidiare, in questa seconda ondata di contagi, i percorsi diagnostico-terapeutici riservati ai malati di cancro alla prostata”.

(Fonte: tratto dall'articolo)

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LinguaItaliano
OriginaleNo
Data dell'articolo2021-02-24
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Fontewww.quotidianosanita.it
Approfondimenti Onlinewww.quotidianosanita.it/scienza-e-farmaci/articolo.php?articolo_id=92841
Subtitolo in stampawww.quotidianosanita.it, 24-02-2021
Fonte da stampare(Fonte: tratto dall'articolo)
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Parole chiave: Prostata Campagne di prevenzione e informazione