Costruire un sistema associato di servizi sociali di lungo periodo, ridurre la frammentazione per dare ai cittadini servizi più puntuali ed efficaci e sperimentare attività innovative con laboratori territoriali: questi gli obiettivi del progetto di rafforzamento degli ambiti sociali territoriali del Cadore, dell’Agordino e del Bellunese.
Un progetto di integrazione del welfare di 46 comuni della provincia fortemente voluto dalla Regione del Veneto, che lo finanzia con 76 mila euro circa, e che punta attraverso un percorso di formazione e consulenza – da gennaio a novembre 2021 – a definire il modello di Servizi sociali più funzionale al territorio. «La pandemia», spiega la responsabile di Ambito, Rossella Di Marzo, referente dei servizi sociali del Comune di Belluno, capofila del progetto, «ha evidenziato quella fascia di popolazione vulnerabile che in situazione di normalità generalmente non è in carico ai servizi sociali.
L’allargamento della base sociale di persone in stato di bisogno, unito all’ampiezza del territorio in cui si distribuiscono gli abitanti dell’ambito, pongono un’ulteriore sfida al sistema di welfare territoriale, già oggetto di pressioni sul fronte della nuova e articolata normativa, in particolare sul fronte del contrasto alla povertà». «La Regione ci chiede uno sforzo per ripensare i servizi con una connotazione di forte prossimità e attenzione alle comunità, senza dimenticare le caratteristiche specifiche del nostro territorio», aggiunge Di Marzo. Il percorso è costruito sulla base di una partnership tra Comune di Belluno, capofila di Ambito, Metàlogos società di consulenza e formazione con una ventennale esperienza nel settore, e una cordata di cinque università e agenzie di formazione. Il progetto prevede approfondimenti su modelli organizzativi, gestione associata dei servizi, rafforzamento delle professionalità, innovazioni e rapporti con il volontariato e porterà, tra l’altro, a valorizzare le singole esperienze e azioni maturate in Agordino, Cadore e Valbelluna.
Venerdì 22 gennaio, ci sarà la presentazione pubblica con un webinar a cui parteciperanno Elisabetta Notarnicola, docente Sda Bocconi, Gino Mazzoli dell’Università Statale di Milano, Stefania Porchia di Sinodè – società specializzata nelle politiche di welfare collegata all’Università Cà Foscari e la responsabile di Ambito, Rossella Di Marzo. Moderatore, il presidente di Metàlogos, Michele Dal Farra.
(Fonte: tratto dall'articolo)