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Avati, i miei 80 e la collina della vita

www.ansa.it, 03-11-2018

Il regista Pupi Avati, compiendo 80 anni, ha rilasciato all'Ansa una intervista sull'ellisse come metafora della vita. Nel primo quarto del percorso, dalla nascita fino all'adolescenza,  si impara a camminare, mangiare e vivere con la convinzione che tutto ciò che  accade sia per sempre. Nella seconda fase dell'ellisse si passa dall'adolescenza all'età adulta; si impara un mestiere e ci si proietta verso il futuro senza più credere all'immutabilità delle cose. Nella terza fase  si arriva in cima alla collina e si scopre che il primo tratto dell'ellisse era molto più interessante del successivo. Qui avviene lo scollinamento, si inizia a guardare al passato con nostalgia, il fisico accusa i primi colpi e tutto diventa complicato. La quarta parte dell'ellisse è la vecchiaia: la più spaventosa e affascinante. Si vuole tornare ad essere bambini, si ha nostalgia dell'infanzia, si diventa fragili. I vecchi e bambini comunicano molto bene perché sono entrambi vulnerabili. 

(Sintesi redatta da: Carrino Antonella)

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Autore (Cognome Nome)
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LinguaItaliano
OriginaleSi
Data dell'articolo2018-11-03
Numero
Fontewww.ansa.it
Approfondimenti Onlinewww.ansa.it/sito/notizie/cultura/cinema/2018/11/02/avati-i-miei-80-e-la-collina-della-vita_181aa66a-7c82-4d38-96b9-9068ec5e4f5f.html
Subtitolo in stampawww.ansa.it, 03-11-2018
Fonte da stampare(Sintesi redatta da: Carrino Antonella)
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Attori
Parole chiave: Aspetti psicologici dell'invecchiamento Rapporti intergenerazionali