Uno degli obiettivi di «Connessioni periferiche», il progetto lanciato in Falchera da Cisv Solidarietà in collaborazione con Liberi Tutti, Yepp Falchera, Comitato per lo Sviluppo della Falchera, Falchera Labb e la Biblioteca don Milani, è ridurre il divario digitale, con azioni concrete per gli over 65, gli stranieri e i giovani. Che, pur essendo abituati ad utilizzare la tecnologia, spesso non sono a conoscenza di servizi e potenzialità. .Finanziato dal Comune di Torino, e patrocinato dalla Circoscrizione 6, il progetto prevede diverse modalità d'intervento, con servizi gratuiti attivi sul territorio del quartiere da gennaio a marzo. L'assistenza offerta è varia, e diretta a diverse fasce della popolazione. Per le famiglie è attivo un servizio di orientamento per le scuole superiori, e il conseguente supporto per la compilazione telematica delle domande di iscrizione ai diversi istituti. Mentre, per i cittadini di origine straniera, è già operativo uno sportello sociale per quanto riguarda le pratiche e le procedure degli enti pubblic. iPer i più giovani, invece, il progetto prevede un'attività di peer education, coordinata dall'operatrice sociale che già si occupa del territorio. In collaborazione con l'Informagiovani verranno infatti formati due ragazzi del quartiere, il cui compito sarà quello di diventare «antenne territoriali» e lavorare in squadra per intercettare le richieste di adolescenti e giovani adulti e aiutarli nella ricerca del lavoro e nell'accesso ai servizi pubblici. L'unica battuta d'arresto, momentanea, ha riguardato il corso sull'utilizzo degli smartphone, dedicato agli over 65. I contagi e la paura di ammalarsi hanno ridotto il numero delle iscrizioni così il corso è temporaneamente divenuto uno sportello di aiuto, in attesa che la situazione permetta di organizzare lezioni strutturate.
(Sintesi redatta da: Anna Costalunga)