Iscrizione newsletter Chiudi

Registrati alla Newsletter, per essere sempre aggiornato.

* Campo obbligatorio

Indirizzo Email

*

Nome

Cognome

Tipologia Utente:

*
*
Carta d'Identità Centro Studi 50&Più Chiudi

Savelli Fabio

Anziani, 4 Regioni in ritardo. Altre vaccinano i più giovani

Il Corriere della Sera, 04-05-2021, p.2

La corsa alle vaccinazioni nel nostro Paese rischia di proseguire non in maniera uniforme tra tutte le regioni con qualcuna in affanno sulla copertura «prioritaria» degli over 80, i più a rischio per la letalità Covid, mentre in altre, come il Lazio, si avviano le prenotazioni fino ai 55 anni. Se le aspettative sono state soddisfatte c’è da dunque da fare uno sforzo in più soprattutto in Sicilia, Calabria, Campania e Sardegna che sono in ritardo rispetto alla media nazionale sull’immunizzazione dei più fragili.

Mettere in sicurezza gli anziani — anche la fascia 70-79 anni — è importante, prima ancora di aprire alle prenotazioni agli under 60. Come afferma l’ordinanza del 9 aprile, non sempre rispettata alla lettera dalle Regioni.  Così, ad esempio, in Sicilia 7 over 80 su 10 hanno ricevuto la prima dose. In Calabria 50 mila persone la attendono ancora. In Campania sono 1 su 4: circa 65 mila anziani.

Le giustificazioni sono tante. Qualcuna riguarda una errata comunicazione su AstraZeneca, che rischia di far giacere inutilizzate ben 7 milioni di fiale in arrivo entro giugno.Con il prosieguo della campagna d’altronde cambiano anche i dati di farmaco-vigilanza. Per questo ieri Figliuolo ha chiesto una raccomandazione di auspicio anche per la classe inferiore ai sessanta anni. Ma sembra anche che non sia ancora totalmente realizzata l’auspicata capillarità dei punti vaccinali. Ne vanno aperti di nuovi, serve anche un’operazione pedagogica dopo pochissimi casi sospetti di correlazione con trombosi.

Anche sulla fascia dei 70-79enni sono in ritardo le «solite note» più la Basilicata. Tutte sotto al 50% di vaccinati, una quota preoccupante quando si progetta di avviare la campagna massiva destinata ai più giovani. Al momento il vaccino di AstraZeneca è indicato solo su base volontaria per la fascia d’età under 60 ma è chiaro che aprendo le somministrazioni a tutti si sta ragionando sulla necessità di smontare preoccupazioni ritenute eccessive. I casi avversi sono infinitesimali, i benefici sono molti più dei rischi anche per gli under 60, e i dati dell’Ema lo hanno confermato. Non ha giovato certo il comportamento ondivago dell’Europa e anche i ritardi nelle consegne da parte dell’azienda che ha ulteriormente smontato la credibilità della casa farmaceutica.

(Sintesi redatta da: Anna Costalunga)

TORNA ALLA PAGINA PRECEDENTE     AGGIUNGI AI PREFERITI     I MIEI PREFERITI
Autore (Cognome Nome)Savelli Fabio
Casa Editrice, città
Collana
Anno Pubblicazione2021
Pagine2
LinguaItaliano
OriginaleSi
Data dell'articolo2021-05-04
Numero
Fonte
Approfondimenti Online
FonteIl Corriere della Sera
Subtitolo in stampaIl Corriere della Sera, 04-05-2021, p.2
Fonte da stampare(Sintesi redatta da: Anna Costalunga)
Volume
Approfondimenti
Savelli Fabio
Attori
Parole chiave: Dati statistici Vaccinazioni