Il nuovo film di Netflix - The Dig - è stato accusato di sessismo e ageismo perchè uno dei ruoli principali è stato assegnato a un’attrice di 21 anni più giovane del suo personaggio. Carey Mulligan, 35 anni, interpreta infatti la 56enne Edith Pretty, una proprietaria terriera inglese sulla cui terra è stata scoperta una antica sepoltura sassone a forma di nave, completa di arredi funebri. Il film racconta la storia del ritrovamento e del rapporto con l’archeologo da lei assunto, Basil Brown, impegnato nella ricerca.

I produttori hanno dichiarato che la parte originariamente era stata assegnata a Nicole Kidman, 53 anni, e la Mulligan stessa ha ammesso di essersi dovuta "invecchiare" per ottenere il ruolo. Mentre ciò non è accaduto per il suo partner maschile: infatti il ruolo dell’archeologo cinquantenne è stato interpretato dall’attore Ralph Fiennes che ha appena compiuto i 58 anni.

Behind the Woman health group – una associazione inglese che difende le donne over 50 - ha dichiarato: "È un vero peccato pensare alle meravigliose attrici nostre coetanee che avrebbero potuto interpretare la signora Pretty. Finché le trentenne interpreteranno i nostri ruoli, resteremo invisibili". Secondo il pubblico la scelta non ha reso giustizia alla vera protagonista della storia, una donna straordinaria, nata nel 1883, che ha dato alla luce suo figlio a 47 anni, sconfiggendo i pregiudizi sul sesso e sull’età della sua epoca. L’attrice ha cercato di scrollarsi di dosso le critiche, sostenendo di aver comunque saputo rendere in pieno il suo personaggio, ma pare non abbia convinto il pubblico.