La prestigiosa Università di Oxford è stata obbligata a riassumere un professore che aveva costretto alla pensione prima del suo settantesimo compleanno.
Il professor Paul Ewart, che da 38 anni lavorava per l'università ha anche ricevuto dal giudice un risarcimento di 30.000 sterline per danni morali.
Tuttavia non è riuscito ad ottenere dal tribunale il divieto per l’Università di mandare il personale docente in pensione prima del compimento del 69esimo anno, secondo quanto previsto dal Employer Justified Retirement Age (EJRA), progettato per favorire l’assunzione di personale più giovane e qualificato.
Quando nel 2017 il suo contratto non è stato rinnovato, l'accademico, impiegato presso il Clarendon Laboratory di Oxford, ha citato in giudizio l'università per discriminazione basata sull'età e ingiusto licenziamento.
Nella sentenza dello scorso anno, il tribunale aveva affermato che l'EJRA ha un "effetto altamente discriminatorio" sui dipendenti più anziani e ha ordinato a Oxford di reintegrarlo.
Ewart ha chiesto di poter tornare al suo vecchio posto percependo lo stipendio fino a settembre 2021. Dopodiché sarebbe felice di continuare come semplice professore emerito non retribuito.
Facendo domanda per la reintegrazione, aveva però notato con dispiacere che a causa del suo licenziamento era rimasto indietro e aveva "perso posizione" nel suo campo di ricerca.
A sua volta, l’Università aveva sostenuto che in effetti avrebbe avuto grandi difficoltà a riassumerlo nel suo vecchio ruolo, perché il gruppo di ricerca da lui guidato aveva ormai terminato il lavoro e al momento non vi erano altri progetti all’orizzonte, né – del resto – l’Ateneo poteva essere obbligato a creare un ruolo inesistente in cui poterlo reintegrarlo.
Il Tribunale, nel pronunciarsi a favore di Ewart, ha affermato che il reintegro doveva essere obbligatorio , anche se fosse stato impossibile riassegnargli il ruolo precedente e che comunque avrebbe dovuto essere impiegato “secondo gli standard lavorativi di un accademico senior di Oxford”.
Secondo il Giudice“avrebbe dovuto esercitare il suo ruolo secondo gli standard che ci si aspetta da un accademico senior di Oxford".
"Dato l'impegno dell'università a condurre ricerche d'avanguardia, è scritto in sentenza, il ruolo del Prof Ewart non potrebbe essere lo stesso di tre anni fa. Questo non è un motivo valido per dire che il suo reintegro non sia praticabile ".
Il professor Ewart, nel corso del processo, aveva anche accusato l’Università di aver speso fino a 1 milione di sterline in contenziosi legali per difendersi nei casi promossi da altri accademici dopo l’introduzione del limite di età nel 2011 prevista dall’ Employer Justified Retirement Age.
(Sintesi redatta da: Anna Costalunga)