Carla Fracci è stata chiamata alla Scala dal nuovo direttore del corpo di ballo, Manuel Legris. Così, a 84 anni, la "Duse della danza", ha potuto tenere due masterclass con i primi ballerini di Giselle, Martina Arduino — Claudio Coviello, e Nicoletta Manni-Timofej Andrijashenko. Lo spettacolo può essere visto in streaming su raiplay.it, raicultura.it e teatroallascala.org.
Nell’intervallo inoltre è previsto un dialogo tra Legris e Fracci, la quale ha interpretato Giselle innumerevoli volte.
Della masterclass, dice «Ai ballerini ho spiegato quanto il gesto debba essere preciso, chiaro per capire la storia e i sentimenti». La ballerina ha seguito anche le prove, mettendo da parte i vecchi problemi con la Scala, che non la scelsequando c’era da decidere un maître. «Negli altri teatri una étoile diventa una insegnante, qui dall’alto sono arrivate scelte diverse. E ora è passato troppo tempo. Mi auguro ci sarà qualche altra masterclass. Perché la Scala è nel mio cuore».
Non ha più né i suoi tutù che ha dato alla sartoria Brancato nè la maggior parte delle scarpette «ho tenuto quelle dei balletti con i grandi partner, Nureyev, Baryshnikov, Stefanescu, Iancu».
Tra i suoi sogni, dice «Vorrei che i Corpi di Ballo non venissero smantellati dai teatri. Quanto a me, ho fatto tutto. Dicono che sono una icona, ma sono una di campagna, so che bisogna rimboccarsi le maniche. E così ho fatto, senza tirarmi indietro davanti a niente. Mi ricordo che quando ci fu in Scala la ripresa di Schiaccianoci, nel ’70, Nureyev era arrivato solo cinque giorni prima. Mi insegnò il balletto in due giorni e fu un enorme successo. Alla fine Rudi mi disse: "Vedi? Ecco cosa puoi fare col tuo coraggio"»
(Sintesi redatta da: Balloni Flavia)