Iscrizione newsletter Chiudi

Registrati alla Newsletter, per essere sempre aggiornato.

* Campo obbligatorio

Indirizzo Email

*

Nome

Cognome

Tipologia Utente:

*
*
Carta d'Identità Centro Studi 50&Più Chiudi

Cable Vince

Young workers should not have to suffer for the elderly - I giovani lavoratori non dovrebbero soffrire per gli anziani

The Independent, 08-09-2021

Aumentando l’Assicurazione Nazionale – National Insurance (componente fondamentale del welfare in quanto forma di sicurezza sociale, poiché il pagamento dei contributi NI stabilisce il diritto a determinati benefici statali per i lavoratori e le loro famiglie)dell'1,25 %, il governo pensa di raccogliere 12 miliardi di sterline. Queste entrate serviranno al SSN per cancellare l'arretrato delle operazioni creato dalla pandemia e "aggiustare" l'assistenza a lungo termine. Sulle buste paga comparirà come "Imposta per assistenza sanitaria e sociale". La tassa sarà pagata anche dai pensionati che lavorano. L'ipotesi ottimistica è che il pagamento del SSN sia “una tantum” e che quindi tutti i finanziamenti possano essere trasferiti all'assistenza sociale in grave crisi. La mancanza di sostegno domiciliare per i disabili, gli anziani fragili e le persone con problemi di salute a lungo termine spesso significa che un familiare debba lasciare il lavoro per fare da badante.

La quantità e la qualità delle cure sono diminuite nel tempo, tanto che solo un terzo circa degli anziani che necessitano di assistenza sanitaria la riceve attraverso finanziamenti pubblici. E la domanda è in crescita a causa dell'aumento del numero di casi di demenza. La causa principale della crescente crisi dell'assistenza è il taglio sui finanziamenti degli enti locali: i comuni hanno dovuto razionare le intervenendo solo nei casi più estremi, con un calo generale del servizio offerto dall’assistenza domiciliare.

Si stima che servano 6 miliardi di sterline per tornare agli standard di assistenza 2008/9, per non parlare del miglioramento della retribuzione, delle condizioni e della formazione professionale necessarie per attirare più operatori sanitari, coprire i posti vacanti e soddisfare la crescente domanda. Un altro problema nasce dal tetto del reddito. Dal momento che coloro che hanno beni del valore di oltre £ 23.000 –quasi tutti i proprietari di immobili – sono tenuti a finanziare le proprie cure, molti semplicemente cercano di vivere senza. E per coloro che hanno esigenze di assistenza a lungo termine, come nei casi di demenza, possono esserci costi illimitati con fatture annuali di circa £ 25.000 per l'assistenza domiciliare o £ 75.000 per una casa residenziale. In pratica, questo può significare vendere la casa di famiglia, con perdita dell'eredità per i parenti.

Tutto ciò genera un risentimento sociale perché coloro la cui condizione richiede cure ospedaliere ricevono assistenza sanitaria completamente gratuita mentre altri devono pagare perché l'assistenza sociale non rientra nel servizio sanitario nazionale. Si può discutere se deve essere considerato "più giusto" che i propri cari muoiano rapidamente e dolorosamente di cancro piuttosto che più lentamente a causa di una malattia degenerativa in una casa di riposo? O se l'eredità deve essere considerata un diritto fondamentale?

L'assicurazione nazionale ha da tempo abdicato al suo ruolo iniziale di assicurazione sociale autonoma. È diventata solo un'altra tassa che ricade in modo sproporzionato sui redditi bassi e sui giovani, dal momento che le persone al di sopra dell'età pensionabile non la pagano. Dunque i lavoratori (giovani) e sottopagati pagano più tasse per aiutare i proprietari anziani a trasmettere un'eredità alle loro famiglie. Inoltre i contributi che anche i datori di lavoro saranno ora tenuti a versare sono una tassa sul lavoro che arriva in un momento in cui soprattutto i giovani stentano a trovare un’occupazione.

Inoltre, si ritiene che la domanda di assistenza sociale aumenterà del 4% all'anno, mentre i rendimenti derivanti dall'aumento del NI aumenteranno solo in linea con l'economia. Per calmare gli animi il Governo sostiene che anche i pensionati saranno danneggiati perché viene contestualmente sospeso il triplo blocco delle pensioni, promettendo un aumento inflazionistico, fissato al minimo del 2,5 %. Ciò significa che i pensionati continueranno (giustamente) a essere protetti dal ripiombare nella povertà, ma non sarà così per i lavoratori a bassa retribuzione.

Per evitare un conflitto generazionale forse basterebbe tassare le eredità in modo più efficace, provvedimento peraltro respinto come "una tassa sulla morte". Una misura alternativa potrebbe essere quella di rendere più equa la tassazione degli immobili. Ma il governo conservatore sta cinicamente proteggendo gli interessi dei proprietari anziani, zoccolo duro del suo elettorato.

(Sintesi redatta da: Anna Costalunga)

TORNA ALLA PAGINA PRECEDENTE     AGGIUNGI AI PREFERITI     I MIEI PREFERITI
Autore (Cognome Nome)Cable Vince
Casa Editrice, città
Collana
Anno Pubblicazione2021
Pagine
LinguaInglese
OriginaleSi
Data dell'articolo2021-09-08
Numero
Fonte
Approfondimenti Online
FonteThe Independent
Subtitolo in stampaThe Independent, 08-09-2021
Fonte da stampare(Sintesi redatta da: Anna Costalunga)
Volume
Approfondimenti
Cable Vince
Attori
Parole chiave: Conflitti generazionali Costi sanitari e assistenziali Sistema pensionistico Welfare