Secondo una ricerca inglese, la salute di un lavoratore pubblico sarà a rischio, molto prima che si raggiunga l'età pensionabile fissata dal legislatore.
L'autore principale dello studio, Marty Parker, dell'Università Keele, afferma che, dopo i 50 anni, i dipendenti statali possono aspettarsi di trascorrere solo una media di altri nove anni in buona forma.
Eppure l'età pensionabile, fissata per ora a 65 anni, è destinata ad aumentare.
Dallo studio emerge che l'aspettativa di vita lavorativa, superata quella data, è di fatto inferiore agli anni rimanenti all'età pensionabile statale.
In Gran Bretagna, da novembre 2018, l'età pensionabile per i lavoratori statali è stata fissata a 65 per tutti, ma il termine sta gradualmente aumentando e, al momento, dipende dalla data di nascita. I nati dopo il 6 aprile 1978, dovranno ormai attendere i 68 anni.
Lo studio Keele, pubblicato su The Lancet Public Health, ha analizzato i dati di 15.000 uomini e donne di età pari o superiore a 50 anni tratti da uno studio sull'invecchiamento.
I campioni sono stati monitorati tra il 2002 e il 2013.
La ricerca ha anche confermato che - per una aspettativa di vita lavorativa sana - genere, potere economico e posizione lavorativa giocano un ruolo importante.
Infatti, ad esempio, si è visto che - superata l’età di mezzo - gli uomini hanno una aspettativa di salute (e dunque anche una permanenza a lavoro) maggiore rispetto donne, con una differenza di 10,9 anni rispetto agli 8,3 del genere femminile.
(Sintesi redatta da: Anna Costalunga)