Dal rinnovo del contratto, scaduto nel 2016, arriva la nuova denominazione per colf e badanti, che si chiameranno ora assistenti familiari. Le maggiori novità riguardano gli inquadramenti, che saranno in base a competenze e mansioni.
Per i datori di lavoro arrivano alcuni vantaggi economici: per chi deve seguire un anziano che necessità di assistenza per tutte le 24 ore, sarà infatti più conveniente assumere una badante sostituta o aggiuntiva, e potrà accedere ad un fondo di assicurazione infortuni bilaterale. Il nuovo contratto parte a ottobre con un aumento “base” di 12 euro al mese, Per le baby sitter che si occupano di un bambino piccolo, sotto ai sei anni e per le badanti che devono assistere due anziani è previsto un bonus compreso tra i 100 e i 116 euro.
Le baby sitter avranno un unico livello di inquadramento. una nuova figura è stata inoltre introdotta, quella dell’assistente educatore formato, destinato a chi ha bisogno di aiuto per seguire familiari affetti da disabilità psichica o da disturbi dell’apprendimento o relazionali. Sono previsti 4 livelli per gli assistenti familiari, ciascuno con due parametri retributivi, in base alle conoscenze e competenze relative al lavoro da svolgere. Viene differenziato infatti il lavoratore che aiuta le famiglie nel ménage quotidiano rispetto a chi si prende cura di un altro essere umano. Resta immutato l’orario di lavoro per le assistenti familiari a 40 ore alla settimana e 54 per le conviventi. Viene previsto però un periodo di prova di 30 giorni e aggiunte 24 ore di permesso alle 40 previste per la formazione.
Soddisfatti i sindacati che auspicano anche (Assindatcolf e Domina) una detassazione totale dei contributi per le assistenti familiari, come in Francia.
(Sintesi redatta da: Balloni Flavia)