Da quando è stato varato il provvedimento del taglio dei vitalizzi, la Camera per undici casi che ha sospeso la riduzione degli assegni. I provvedimenti sono stati presi per motivi caritatevoli, in nome del «diritto al mantenimento, all’assistenza e a un’esistenza libera e dignitosa» degli ex parlamentari o dei loro parenti. Dopo i tagli, infatti, diversi titolari dei vitalizi non riuscivano più ad assicurarsi le spese mediche o l’assistenza di badanti. L’imposizione retroattiva del metodo contributivo ha penalizzato i pensionati della politica che hanno fatto poche legislature, magari lontano dalla ribalta. Spiega Antonello Falomi, presidente dell’associazione ex parlamentari che ad esempio agli 82 ultraottantenni si è ridotto l’assegno del 68%. Anche Luciana Castellina, 89 anni, che oggi percepisce circa 1.200 euro netti, denuncia la situazione non per se stessa ma soprattutto per le vedove e gli anziani, tra cui figure simboliche della lotta alla mafia: la fotografa Letizia Battaglia, 83 anni, a Irma Chiazzese, vedova di Piersanti Mattarella. Anche la nuora di Giacomo Matteotti e Franco Grillini, storico leader dell’Arcigay, che combatte contro un mieloma hanno ora difficoltà a causa della riduzione drastica delle loro entrate.
(Sintesi redatta da: Balloni Flavia)