La scelta della Regione Calabria di preferire, senza distinzione di età, l’inoculazione di AstraZeneca, va in una direzione opposta rispetto al resto d’Italia. Probabilmente per smaltire le dosi presenti in Regione a fronte della carenza di Pfizer.
Una presa di posizione che, insieme al sistema centralizzato della distribuzione sta generando il caos nei centri vaccinali. Molti pazienti, anche a Reggio Calabria, vengono rimandati a casa nonostante la prenotazione. La regione, infatti, invia ogni giorno le dosi di siero necessarie in base agli appuntamenti. Eppure molti soggetti che sono individuati dalla piattaforma come idonei a ricevere AstraZeneca, in realtà - una volta arrivati al centro - emerge che non possono farlo per ragioni cliniche o ragioni anagrafiche. Vengono allora assegnati al Pfizer che, però, non è disponibile e pertanto rimandati a casa con la promessa che saranno ricontattati.
La Calabria ha assunto così una posizione unica in Italia. Mentre in altre Regioni il vaccino Astrazeneca è indicato solo per gli over 60 senza patologie, in Calabria viene suggerito anche per le altre fasce d’età in via preferenziale. Ma questa possibilità di scelta sta mandando letteralmente in tilt i centri vaccinali.
(Sintesi redatta da: Macheda Maria Gabriella)