Basterà un test della saliva a velocizzare la diagnosi di infarto.
La tecnica, sviluppata dai ricercatori del Soroka University Medical Center di Beer Sheva, in Israele, richiede un semplice prelievo di saliva ed i risultati saranno disponibili in appena 10 minuti.
Normalmente attraverso l'analisi del sangue è possibile rilevare la troponina, una proteina che viene rilasciata nel sangue quando il muscolo cardiaco è danneggiato.
Lo scopo di questa ricerca era appunto di verificare se questa potesse essere rilevata nella saliva di pazienti con lesioni del muscolo cardiaco.
Per lo studio, è stato chiesto a un totale di 32 pazienti con lesione del muscolo cardiaco (cioè, che avevano un test del sangue di troponina cardiaca positiva) e 13 volontari sani di fornire campioni di saliva in una provetta. Circa l'84% dei campioni di saliva processati è risultato positivo alla troponina, rispetto a solo il 6% della saliva non trattata. Tra i partecipanti sani, la troponina cardiaca non è stata rilevata nei campioni di saliva processati e non trattati.
L'autore dello studio Roi Westreich del Soroka University Medical Center osserva che “sono necessarie ulteriori ricerche per determinare per quanto tempo la troponina rimane nella saliva dopo un attacco di cuore. Inoltre, dobbiamo sapere a quanti pazienti verrebbe diagnosticata erroneamente un attacco di cuore e quanti casi verrebbero persi ".
Ad oggi, è possibile diagnosticare un infarto monitorando la pressione sanguigna, il polso, la temperatura. Il controllo è possibile attraverso un cardiofrequenzimetro, oltre a diversi test come un elettrocardiogramma, un esame del sangue, una radiografia del torace, un ecocardiogramma, un cateterismo coronarico o uno stress test.
I prossimi passi in questa ricerca saranno di espandere il numero di pazienti studiati e creare un prototipo per un test della troponina cardiaca nella saliva.
(Sintesi redatta da: Anna Costalunga)