L'Ocse ci dice che l'aspettativa di vita degli italiani è fra le più lunghe al mondo. Ci superano solo Giappone, Svizzera e Spagna. Questo dato ci informa sulla nostra longevità ma non sulla qualità del nostro invecchiamento. In questa ultima direzione ci offre maggiori elementi il dato sugli anni di vita trascorsi in buona salute, fornitoci dall’ufficio europeo di statistica, il quale ci dice che, quanto a qualità dell’invecchiamento, ci collochiamo in peggior posizione rispetto ad esempio a norvegesi, svedesi e irlandesi e, quanto alle donne, anche rispetto alle tedesche.
C’è poi un ulteriore indicatore che aiuta ad approfondire l’analisi del “buon invecchiamento”. Si tratta dell’aspettativa di vita vissuta in media senza gravi malattie e qui l’Italia si colloca molto più in basso nella classifica europea fornitaci da Eurostat; siamo più o meno al centro.
Quanto alle differenze di genere occorre poi far rilevare che le donne italiane vivono in media 4,5 anni in più rispetto agli uomini (negli ultimi anni le distanze si stanno accorciando) ma gli anni trascorsi in buona salute (vista la durata della vita media) sono in realtà percentualmente maggiori per gli uomini.
Altro fattore da non trascurare è che le statistiche sulla percezione degli anni vissuti in buona salute sono, proprio perché affidati alla valutazione degli intervistati, molto soggettivi e influenzati anche dalle culture dei singoli Paesi. Dal punto di vista quantitativo, poi, le statistiche europee non tengono conto delle valutazioni di chi è ricoverato, quindi già con salute compromessa.
Fatte queste premesse, occorre dire che per anni gli italiani hanno espresso valutazioni di riduzione delle loro aspettative di vita in buona salute e senza disabilità, solo nell’ultimo periodo risultano in lieve miglioramento. La stessa stima l’ufficio europeo di statistica l’ha espressa, in termini generali, non riferita a singole situazioni, per quanto riguarda l’aspettativa di vita senza disabilità e malattie a 65 anni.
A questa soglia di età, dicono le statistiche europee, sia gli uomini che le donne si aspettano di vivere in salute per circa un decennio. Sia per gli uomini che per le donne c’è un livellamento verso il basso che sta risalendo solo nell’ultimo periodo.
(Sintesi redatta da: Carrino Antonella)