È italiano il più grande studio al mondo su dolore episodico intenso (Btp, BreakThroughcancer Pain), che interessa ogni anno in Italia 150.000 nuovi pazienti oncologici. Una forma di “dolore nel dolore”, perché queste persone convivono anche con il cosiddetto “dolore di fondo”, trattato con farmaci a base di oppioidi. Lo studio, pubblicato sulla rivista Cancers, è stato condotto su pazienti con una età media di circa 65 anni, colpiti da diversi tipi di neoplasia e in differenti condizioni assistenziali, cioè curati nei reparti di oncologia, in hospice, in day hospital o al domicilio. La frequenza media quotidiana del Btp era pari a 2,4 episodi al giorno (il 64,4% ne presentava 1-2, il 29,4% fra 3 e 4, il 6,2%arrivava fino a 5). Per l’85% dei pazienti il breakthrough cancer pain ha causato limitazioni alle attività quotidiane (moltissimo per il 28,1%, molto per il 56%, poco per il 13,5%, per nulla per l’1,7%). Dallo studio è emerso che i pazienti risultavano più soddisfatti quando il trattamento farmacologico era in grado di fornire prontamente sollievo dal dolore.
(Sintesi redatta da: Carrino Antonella)