Secondo diverse associazioni no profit inglesi, ogni mese a più di un centinaio di malati terminali vengono rifiutati i sussidi di legge, nonostante la loro aspettativa di vita sia inferiore ai sei mesi, e molti trascorrono le ultime settimane combattendo invano per ottenere l’assistenza sociale. Le associazioni Marie Curie e Motor Neurone Disease Association hanno chiesto una revisione urgente delle regole del Dipartimento per il lavoro e le pensioni (DWP) dopo che i dati ufficiali hanno rivelato che, in un periodo di 18 mesi, 1.860 persone nel Regno Unito sono morte entro sei mesi dal rigetto della loro richiesta per prestazioni di invalidità.
Gli enti hanno affermato che il governo dovrebbe eliminare la restrittiva "regola dei sei mesi" in base alla quale le persone devono dimostrare di avere al massimo sei mesi di vita per accedere al supporto rapido dei benefici. L'ente di beneficenza ha affermato che i dati raccolti tra aprile 2018 e ottobre 2019 hanno sollevato "serie preoccupazioni" sulla capacità del DWP di riconoscere quando un richiedente si stava avvicinando alla fine della vita, e hanno chiesto che sia previsto un rapido accesso ai benefici, immediatamente dopo una diagnosi di malattia terminale.
Mark Jackson, responsabile delle politiche e delle relazioni pubbliche di Marie Curie, ha dichiarato: "L'attuale legge getta le persone nell'incertezza: sanno che stanno morendo ma poiché non sanno quanto tempo gli rimane non possono accedere al sostegno finanziario". Helena Reynolds, 60 anni, è stata visitata da un perito del DWP per passare da un sussidio, l'indennità di disabilità, al suo sostituto, il pagamento dell'indipendenza personale. Nonostante fosse malata terminale i suoi benefici sono stati tagliati. “L’esamnatore non ha riconosciuto che ero malata terminale”, ha dichiarato. “Non voleva vedere le lettere del medico, la lettera del consulente o la lettera dell'hospice. Così ho ricevuto l’assistenza per il fine vita, ma ho dovuto cancellare le altre mie cure perché non potevo permettermi di pagarle”.
(Sintesi redatta da: Anna Costalunga)