Un importante settore della telemedicina è rappresentato in Cardiologia dal monitoraggio remoto dei dispositivi cardiovascolari elettronici, cioè dei defibrillatori e dei sistemi di resincronizzazione cardiaca, impiantati in pazienti con gravi aritmie o scompenso cardiaco.
Le informazioni che riguardano sia lo stato del dispositivo che le condizioni cliniche del paziente viaggiano periodicamente attraverso un sistema sicuro e protetto dal domicilio del paziente a piattaforme informatiche che vengono consultate dai tecnici di cardiologia e cardiologi in ospedale.
“Potete immaginare l’utilità di questo sistema in era Covid-19 – spiega Roberto De Ponti, Responsabile della Cardiologia dell’Ospedale di Circolo e neopresidente dell’Associazione Italiana di Aritmologia e Cardiostimolazione–. Nei mesi di marzo ed aprile 2020 abbiamo triplicato il numero di pazienti portatori di defibrillatore a cui viene fornito il sistema di monitoraggio, con un totale di circa 500 pazienti attualmente monitorizzati”.
Unica pecca forse è la mancanza di rimborso da parte del Sistema Sanitario di questo servizio che pertanto costituisce una voce di spesa per l’Azienda Socio Sanitaria Territoriale.
(Sintesi redatta da: Anna Costalunga)