L'utilizzo dei corticosteroidi inalatori per il trattamento delle malattie acute e croniche delle vie aeree si è molto diffuso negli ultimi anni grazie allo sviluppo di raffinate tecniche di somministrazione, rese disponibili dall'ideazione di inalatori e nebulizzatori sempre più sofisticati.
Tuttavia, secondo uno studio recente, possono aumentare significativamente il rischio di insorgenza di osteoporosi. Tanto che i medici dovrebbero assicurarsi che i pazienti assumano i farmaci per il minor tempo possibile e a dosi ridotte.
I ricercatori dell'Università di Nottingham hanno analizzato i dati di pazienti con asma e osteoporosi o fratture dovute a fragilità.
Hanno così scoperto che gli asmatici a cui erano state prescritte due o tre compresse di corticosteroidi nei 12 mesi precedenti avevano maggiori probabilità di avere l'osteoporosi.
Quelli a cui erano state somministrate nove o più prescrizioni e dosi cumulative di 2.500 mg o più, avevano più di quattro volte il rischio e avevano più del doppio delle probabilità di andare incontro a fratture.
L’allarme è importante, dal momento che circa un bambino su 11 e un adulto su 12 nel Regno Unito ricevono un trattamento per migliorare la propria condizione polmonare.
(Sintesi redatta da: Anna Costalunga)