Shanghai è la città cinese che è entrata, per prima, nella fase di invecchiamento, con il tasso più alto in assoluto. Alla fine del 2019, nella città, i sessantenni e ultrasessantenni rappresentavano il 35,2% del totale della popolazione e, gli ottantenni e ultraottantenni il 15,8%.
La municipalità ha istituito servizi di assistenza per la terza età, come nella circoscrizione di Hongqiao, nel distretto di Changning.
La signora Chen 79 anni, per esempio, che vive nelle vicinanze, risolve il problema dei tre pasti giornalieri. "Oggi a pranzo ho mangiato un piatto a base di soia, suji, dal gusto simile a quello della carne e delle listarelle di patate, perché non amo i piatti di gusto agrodolce e neanche le polpette di carne. Le due pietanze mi costano 6 yuan, il che è molto conveniente. Mangio qui tutti i giorni, così non devo più cucinare. È comodo e risparmio energia.”
In questo centro di servizi generali, con una superficie edificata di 3072 mq, gli anziani possono anche fare controlli fisici, ritirare le medicine, leggere, fare ginnastica e partecipare a varie attività di gruppo.
Jiang Rui, vice direttrice dell'Ufficio Affari civili di Shanghai, afferma: "La maggior parte degli anziani non intende lasciare la comunità con cui è familiare. Negli ultimi anni, ci siamo concentrati sullo sviluppo di un nuovo modello di servizi di assistenza, che incorpora le strutture nel quartiere. Ciò permette agli anziani di rimanere nei luoghi a loro familiari, di mantenere i rapporti e di godere l’ambiente che conoscono, usufruendo nel frattempo dei servizi di cui hanno bisogno". Shanghai, conta 268 centri di servizi completi di quartiere dedicati agli anziani, che coprono tutte le circoscrizioni e le cittadine, entro il 2022 saranno costruiti nella città oltre 400 centri del genere.
(Fonte: tratto dall'articolo)