Per gli anziani non autosufficienti, così come per le famiglie che se ne occupano, il protrarsi della chiusura delle RSA a causa del Coronavirus rappresenta una gravissima emergenza. Federanziani denuncia questa situazione sottolineando che l'assistenza domiciliare integrata offre un servizio utile ma insufficiente a coprire i bisogni di moltissimi "grandi vecchi".
Famiglie e non autosufficienti, sono oggi sospesi in un limbo e ingrossano le liste di attesa delle Rsa visto che solo tre regioni Lazio, il Piemonte e la Toscana hanno emanato dei protocolli per la riapertura delle strutture.
In Veneto e in Sardegna la situazione è a macchia di leopardo, mentre nel resto d’Italia ancora si resta fermi. Federanziani ha lanciato un appello agli assessori competenti di tutte le Regioni perché accelerino la riapertura delle strutture garantendo la massima sicurezza e mettendo le RSA in condizioni di tutelare appieno la salute degli ospiti. Federanziani sottolinea che potrebbe essere opportuno creare delle strutture dedicate ai pazienti Covid e altre libere dal Covid superando le molte criticità legate alla gestione attuale.
(Sintesi redatta da: Carrino Antonella)