Alessandro Mondo L'ospedale Mauriziano di Torino, diretto dal dottor Maurizio Dall'Acqua, è stato il primo a dotarsi, a inizio anno di un ambulatorio di rivalutazione geriatrica con l’obiettivo di ridurre il tempo di permanenza e i ritorni in Dea. Questo attivando al pronto soccorso una struttura ambulatoriale alla quale i pazienti sono indirizzati, su indicazione del medico di urgenza, in base alla valutazione del rischio di "ritorno non programmato". In questo modo viene monitorato il decorso del paziente dopo la dimissione, riuscendo così ad individuare le criticità che potrebbero condurlo di nuovo in ospedale. Oltre a questo l'ambulatorio offre una valutazione utile che facilita i medici di famiglia nell'avvio delle pratiche assistenziali domiciliari. In questo modo i pazienti si sentono più seguiti e sanno di poter avere un riferimento oltre al medico di base (che comunque ha sempre l'ultima parola sulle terapie consigliate). Inoltre anche i medici si sentono più tranquilli perché sanno che i pazienti dopo un certo periodo saranno seguiti e rivisti. Dopo un anno dell’iniziativa i risultati sono ottimi. Da uno studio è emerso che più della metà dei casi inviati all'ambulatorio aveva problemi di autonomia (62.7%) e deterioramento cognitivo (57.6%) e facendo un confronto con pazienti che non hanno avuto questo tipo di percorso, l'ambulatorio ha dimezzato l'incidenza di nuovi accessi in pronto soccorso ad un mese (10,2% contro 20,7%). Il prossimo passo sarà di introdurre anche il progetto di ricognizione dei farmaci con il quale si rivalutano le terapie farmacologiche, spesso troppe e mal assortite, che prendono i pazienti anziani, così da prescrivere loro solo le necessarie, con risparmi per il paziente e per il SSN.