Le Rsa piemontesi si stanno dirigendo, secondo Anaste Piemonte, verso un tracollo finanziario. Per questo hanno richiesto in una lettera inviata alla Regione da parte di undici associazioni di categoria, l'immediata ripresa del confronto sulla revisione delle tariffe.
Inoltre è stata inviata ai prefetti piemontesi e al vice presidente della Città metropolitana di Torino un'altra comunicazione. In questa, Anaste e Federsalute avvertono di una prossima disdetta delle convenzioni, con l'eliminazione dei posti letto convenzionati.
Una mossa disperata per le strutture che non riescono a far quadrare i bilanci.
La Regione aveva dato disponibilità alla fine di agosto per incrementare il budget ma hanno poi rimandato data da destinarsi l'incontro con le strutture. I gestori lamentano il fatto che il piano tariffario è bloccato dal 2013, e che in Piemonte non è stato previsto alcun rimborso per le maggiori spese sostenuti dalle Rsa a causa dell'obbligo dei dispositivi di protezione individuale e per l'adozione di alcuni accorgimenti gestionali.
Inoltre, sottolineano che «La Regione omette ogni forma di controllo sulle Asl sulle modalità di spesa del budget regionale per le Rsa, pari a 265 milioni, in fase di elaborazione del bilancio dell'assessorato alla Salute si prende atto che ogni anno vengono distratti circa 25 milioni dal nostro fondo per finanziare altre spese. Quest'anno, l'ammontare della riduzione è di circa 40 milioni, a causa dei mancati inserimenti degli ospiti in convenzione durante il periodo marzo-giugno 2020».
(Sintesi redatta da: Balloni Flavia)