«Prima di morire voglio vedere il Vesuvio». Questo il sogno di Ciro Romano,90enne di Saviano sopravvissuto alla guerra e al Covid e ancora attaccato alla vita e con tanta energia. Questo sogno di Ciro, che voleva si realizzasse da anni, si è realizzato finalmente solo grazie al supporto delle Guide Vulcanologiche del Vesuvio e del presidente Paolo Cappelli.
L’escursione, già programmata prima dello scoppio della pandemia, è stata rimandata e in Ciro è nato il timore di non poter più realizzare il desiderio di salire sulla cima del vulcano più famoso del mondo. Era un ricordo che si portava dentro fin da quando era piccolo, quando con i suoi era salito sul vulcano. Poi la sua vita aveva preso strade diverse. Da solo non avrebbe potuto scalare la montagna, ma - grazie all’aiuto degli “angeli” del Vesuvio - finalmente è arrivato in cima.
Durante l’escursione Ciro ha raccontato ai suoi accompagnatori della guerra, dell’eruzione di quando lui aveva solo 14 anni e poi della sua emigrazione in Venezuela dove è rimasto per 15 anni. «Qui affondavo le mani nel terreno - dice - ed usciva terra nera perché il sottosuolo era pieno di petrolio».
«Il mio sogno di tornare sull’arida schiena - dice parafrasando Leopardi - del formidabil monte sterminator Vesevo si è realizzato. Questa è la mia terra e quando la calpesto sono felice». In realtà, da alcune associazioni e dall’ente parco del Vesuvio è stato proposto di organizzare escursioni particolari per anziani e fragili, ma per ora non si è ancora realizzato questo programma.
(Sintesi redatta da: Ciannarella Maria Pia)