La somministrazione di più farmaci a pazienti anziani con pluri-patologie rappresenta un fattore di rischio che l’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Ferrara sta cercando di tenere sotto controllo attraverso l’adesione a un progetto realizzato a livello di Area Vasta della Regione Emilia-Romagna.
Lo studio nasce nell’ambito della progettualità della Commissione del Farmaco (CF) AVEC – in collaborazione con l’Istituto di Ricerca Farmacologica “Mario Negri”di Milano – quale strumento per la valutazione dell’appropriatezza prescrittiva e della sicurezza d’usodei farmaci.
Quando parliamo di “politerapia” intendiamo una condizione abbastanza comune nei soggetti anziani (over 65) e, se da un lato può rendersi necessaria per trattare patologie o sintomi che si presentano con maggior frequenza in questi pazienti, dall’altro può rappresentare un fattore di rischio per la prescrizione di farmaci che possono dimostrarsi inappropriati, di associazioni di farmaci a rischio di interazioni potenzialmente importanti e per l’insorgenza di gravi reazioni avverse (ADR).
I pazienti over 65 che ricevono una prescrizione farmacologica conseguente una dimissione da ricovero ospedaliero o visita specialistica ambulatoriale sono più del 50% del totale dei pazienti (circa 71.000 nell’anno 2019) che hanno accesso alla farmacia ospedaliera e, tra questi, più dell’80% sono pazienti over 75. I farmaci più prescritti negli over 65 sono farmaci che agiscono sull’apparato cardiovascolare e ipocolesterolimizzanti.
(Fonte: tratto dall'articolo)