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Peraita Laura

Piden cautela ante el uso de robots para paliar la soledad de los mayores

ABC, 22-01-2020, pp.40-41

In un generale panorama di invecchiamento della popolazione, mancando politiche di ampio respiro e aiuti concreti da parte dei diversi Governi, diventa sempre più grave il problema della scarsa o mancata assistenza agli anziani non autosufficienti che vivono soli. Le industrie tecnologiche non stanno a guardare e producono nuovi dispositivi per alleviare la solitudine e la non autosufficienza degli anziani.

Zora e Nao (in Francia) o Pepper (in Giappone), tanto per citarne alcuni, sono robot umanoidi che svolgono già la loro funzione di assistente nelle case di cura: sono in grado di mantenere una conversazione, leggere i giornali, dare informazioni sul tempo, conoscere il nome del proprio “paziente” per guidarlo nelle sessioni di fisioterapia. Ma è questa la vera soluzione? Saranno i robot e non le persone a farsi carico, sempre più nel futuro, degli anziani? Che vantaggi e che rischi comporta il ricorso ad una macchina? Sono alcune delle domande che sono state poste nell’incontro “Conversazioni sugli anziani”, tenuto dal quotidiano ABC con l’apporto della Fondazione bancaria La Caixa.

Nel corso del dibattito, Miquel Domènech, professore di Psicologia Sociale presso l'Università Autonoma di Barcellona e capo del progetto "Un’etica per i robot che ci assistono", avverte che dobbiamo essere molto attenti con questa materia ed agire con cautela. Il problema di fondo è che queste intelligenze artificiali avranno un’etica, che sarà stabilita dai loro ideatori. Come esperto in materia, ritiene che, lasciare che sia un robot a prendersi cura di una persona anziana: "Può essere una buona idea, se ciò che viene richiesto è sostituire il lavoro fisico svolto dalle persone. Queste macchine non possono, in ogni caso, pretendere di compiere tutte le funzioni dell'essere umano". Anche se, nel tentativo di non essere un allarmista, Domènech riconosce che la tecnologia fa parte della vita degli anziani e li aiuta a vivere meglio. Tuttavia, pensare che un robot possa farsi carico del paziente in maniera completa, merita invece una profonda riflessione, il cui risultato non sempre è univoco, trattandosi di valutare caso per caso. Infatti, se è vero che, durante la cura e l’assistenza l’operatore stabilisce un legame a volte persino affettivo, e con la robotica questo non è possibile, cosa succede quando questo legame manca? È una questione da valutare con attenzione, ad esempio tenendo in conto che un robot non si stanca di avere pazienza se gli viene chiesto mille volte dove sono riposti i farmaci.

Jordi Manchon, che ha lavorato più di 40 anni nel settore della tecnologia, è preoccupato. "È necessario impostare i limiti in modo da non perdere l'umanizzazione delle cure" ,dice, " Il mercato si sta aprendo ora e siamo ancora in tempo per impostare dei confini, procedendo con cautela".

Antoni Pérez, un medico in pensione e un master in bioetica, mette in guardia sui principali pericoli: l'isolamento e la manipolazione che disumanizzano anche la migliore delle cure, anche se, ammette, che come supporto e aiuto ausiliari–come i bracci meccanici, esoscheletri...– rappresentano un grande passo in avanti.

Mercé Pérez Salanova, ricercatrice presso l'Istituto di Governo e Politiche Pubbliche dell’Università di Barcellona, spiega che bisogna capire che la cura umana deve affrontare due prospettive: quella strumentale e relazionale. "È inutile se grazie ad un robot sono riuscito a scendere dal letto, ma poi, non ho alcuna manifestazione di affetto. Tuttavia, tutto dipende anche da come lo strumento viene recepito dal paziente: se il robot entra in un discorso di volontà o di imposizione, perché, nel primo caso si genera nella persona un sentimento di gioia e di sollievo per l'aiuto che si desidera e, nel secondo caso, di tristezza e di sfiducia”.

(Sintesi redatta da: Anna Costalunga)

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Autore (Cognome Nome)Peraita Laura
Casa Editrice, città
Collana
Anno Pubblicazione2020
Pagine40-41
LinguaSpagnolo
OriginaleSi
Data dell'articolo2020-01-22
Numero
Fonte
Approfondimenti Online
FonteABC
Subtitolo in stampaABC, 22-01-2020, pp.40-41
Fonte da stampare(Sintesi redatta da: Anna Costalunga)
Volume
Approfondimenti
Peraita Laura
Attori
Parole chiave: Ausili