A Torino, su iniziativa della Procura della Repubblica, della Città Metropolitana, dell’ASL e di associazioni del terzo settore, anni fa nasceva il Progetto Rete Dafne, avente lo scopo di prendersi cura delle persone che manifestavano un disagio o esprimevano esigenze specifiche in conseguenza di un reato.
Sono soprattutto anziani truffati che perdono l’autostima o giovani vittime di bullismo che tacciono per vergogna o per timore di rappresaglia necessitano di attenzione da parte degli uffici giudiziari, enti locali, servizi sociali e sanitari e del terzo settore.
Ora Rete Dafne arriva anche ad Asti dove esistono servizi a tutela delle donne vittime di violenza, di minori maltrattati o abusati, mentre sono ancora pochi i servizi che operano indipendentemente dal tipo di reato o dalla condizione della vittima stessa.
I servizi di assistenza offerti dalla Rete Dafne sono finalizzati a rafforzare le capacità reattive di chi è stato offeso da un crimine, attraverso l’accompagnamento ai servizi presenti sul territorio, le informazioni sui diritti, interventi di giustizia riparativa, il sostegno psicologico e, ove necessario, medico psichiatrico, nell’intento di evitare i rischi di vittimizzazione secondaria.
(Fonte: tratto dall'articolo)