“Incremento al milione” (pari a 651,51 euro) per tutte le pensioni d'invalidità totale, anche prima dei 60 anni di età: è quanto prevede e richiede la Corte Costituzionale, che nella sentenza 152/2020, pubblicata ieri, dichiara l’illegittimità costituzionale dell’art. 38, comma 4, della legge 28 dicembre 2001, n. 448, recante 'Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato', nella parte in cui, con riferimento agli invalidi civili totali, dispone che i benefici incrementativi di cui al comma 1 sono concessi ai soggetti di età pari o superiore a sessanta anni anziché ai soggetti di età superiore a diciotto anni.
Diventa così ufficiale la decisione della Corte, già anticipata con il comunicato del 24 giugno scorso, in merito all'importo mensile della pensione d'inabilità attualmente spettante agli invalidi civili totali, stabilito dall’articolo 12, primo comma, della legge n. 118 del 1971: tale importo, oggi pari a 286,81 euro, è stato definito dalla Corte “innegabilmente, e manifestamente, insufficiente” ad assicurare agli interessati il “minimo vitale”.
(Sintesi redatta da: Anna Costalunga)