Da uno studio del Fmi (Fondo monetario internazionale) sull’invecchiamento della popolazione e i costi per le pensioni in 80 paesi emerge che la spesa pubblica in pensioni aumenterà di 2 punti percentuali di pil entro il 2050. L’aumento sarà di 1 punto percentuale nelle economie avanzate e di 2,5 punti in quelle emergenti. Il Fmi sostiene che gli attuali lavoratori dovranno lavorare cinque anni di media in più (dagli attuali 63 a 68) e risparmiare il 6% in più l'anno per mantenere i loro attuali standard di vita . In paesi come l’Italia e il Portogallo, ulteriori riforme pensionistiche sarebbero necessarie per razionalizzare il mantenimento dei diritti acquisiti nelle riforme precedenti. La popolazione globale sta sperimentando una significativa transizione: la crescita della popolazione sta rallentando, il tasso di fertilità si riduce insieme all’aumento dell’aspettativa di vita. In pochi decenni l’incremento del numero degli anziani avrà ripercussioni anche sulla composizione della forza lavoro.
(Sintesi redatta da: Carrino Antonella)