L’epidemia di coronavirus rischia di avere ripercussioni anche sulle pensioni alla luce del crollo del Pil previsto per quest'anno. “L’impatto per ora è contenuto, anche se non trascurabile, con una riduzione lorda dell’assegno futuro che può arrivare a sfiorare il 3% nel 2023 ma è poi destinata ad accentuarsi e comunque a permanere nel tempo.
La legge Dini prevede che i contributi versati per gli anni compresi nel nuovo metodo di calcolo, prima di essere trasformati in rendita, siano via via rivalutati con un tasso di capitalizzazione dato dalla crescita media del Pil nei cinque anni precedenti”, spiega il Messaggero sottolineando che, per l’esistenza di uno sfasamento temporale, gli effetti del crollo del Pil di quest’anno saranno considerati per quanti andranno in pensione dal 1° gennaio 2022.
(Fonte: tratto dall'articolo)