Il progetto sperimentale di cohousing “Condiviviamo”, promosso dall’assessorato al Welfare di Bari ad esito dell’avviso pubblico “Vivere Insieme: co-housing per la terza età” e gestito dalla cooperativa sociale Occupazione e Solidarietà, è accompagnato da un video promozionale (che mira a raccogliere segnalazioni di persone interessate).
Il progetto intende promuovere questo tipo di esperienza rivolgendosi in primo luogo a uomini e donne autosufficienti over 65, senza escludere la possibilità di convivenza tra persone con età differente, ad esempio anziani soli con studenti fuorisede alla ricerca di un’abitazione a Bari per studiare.
La campagna di sensibilizzazione e informazione è stata pensata per mettere gli anziani nelle condizioni di creare o potenziare nuove relazioni interpersonali grazie alle quali pianificare quotidianamente la propria giornata in base a piccole cose, importanti perché condivise, e per incentivare l'attivazione in processi decisionali e pratici incrementando la cura personale in termini di salute fisica e psicologica. Attraverso il portale www.condiviviamo.it sarà creata la banca dati di tutti coloro che chiedono di fare esperienza di co-housing: ogni aspirante cohouser potrà indicare le proprie preferenze territoriali, l’eventuale disponibilità di una casa, la richiesta di servizi specifici. All’interno del portale, inoltre, è stato attivato uno spazio dedicato a tutti i proprietari che offrono la propria casa in affitto per l’esperienza di cohousing.
Il dipartimento di Ricerca e Innovazione umanistica dell’Università di Bari ha condotto nel frattempo un’indagine conoscitiva attraverso questionari e focus con anziani e loro familiari, presidenti di Municipi, assessori e consiglieri, assistenti sociali ed educatori, referenti associazioni e centri diurni, parroci e dirigenti scolastici (di istituti che organizzano attività formative per e con gli anziani), trattando i dati raccolti con software statistici e di analisi semantica per supportare al meglio il piano di comunicazione e la campagna di promozione del progetto e, soprattutto, per valutare la fattibilità del processo di co-abitazione fra gli anziani.
Dal 3 ottobre scorso, inoltre, è stato attivato un infopoint multidisciplinare presso il quale un assistente sociale, una psicologa e un educatore sono impegnati a raccogliere le informazioni ricevute, incontrare tutte le persone che scelgono di co-abitare per elaborare un loro profilo di compatibilità con altri cohouser, contattare le agenzie o coloro che offrono casa per definire gli elementi contrattuali, costituire i gruppi di co-abitazione, favorire l’apprendimento di un regolamento condiviso per l’abitazione, supervisionare le esperienze di co-abitazione e sostenere gli scambi di esperienza tra le abitazioni attivate.
(Sintesi redatta da: Anna Costalunga)