Sul sito dell’Inail (sezione Open data) sono stati diffusi i dati riguardanti gli infortuni sul lavoro in Italia aggiornati al 31 luglio scorso. Le denunce di infortunio sul lavoro presentate all’Istituto tra gennaio e luglio di quest’anno sono state 378.671 (-0,02% rispetto allo stesso periodo del 2018), 599 delle quali con esito mortale (+2,0%). In aumento le patologie di origine professionale denunciate, che sono state 38.501 (+2,7%).
Per ciò che concerne l’analisi territoriale delle denunce di infortunio sul lavoro, diminuiscono quelle nel Nord-Ovest (-0,2%),nel Nord-Est (-0,3%) e al Sud (-0,6%); mentre aumentano quelle al Centro e nelle Isole (rispettivamente + 0,9% e + 0,5%). Tra le regioni che hanno fatto registrare i decrementi percentuali maggiori spiccano il Molise (-5,3%) e la Valle d’Aosta (-2,0%), mentre gli incrementi più consistenti sono quelli di Sardegna (+3,5%) e Umbria (+3,0%). Per ciò che concerne il genere, nei primi sette mesi del 2018 e del 2019, c’è stato un lieve calo legato solo alla componente maschile, con un -0,2% (da 244.115 a 243.512 denunce); in aumento, al contrario, la componente femminile, con un + 0,4% (da 134.618 a 135.159. Dall’analisi per classi di età il maggior incremento si è verificato nelle vittime fra i 55 e 69 anni (+3,0%). I lavoratori della fascia 30-54 anni, nella quale rientra oltre la metà dei casi denunciati, hanno fatto registrare una diminuzione di-2,3%.
I casi di infortuni mortali denunciati al 31 luglio 2019 sono stati 599, 12 in più rispetto ai primi sette mesi del 2018 (+2,0%). Per quanto riguarda i settori, l’Agricoltura ha registrato un aumento di 22 denunce (da 56 a 78) a fronte di 10 casi in meno nell’Industria e servizi (da 522 a 512). I casi mortali sono aumentati solo nell’Italia centrale e meridionale: 10 in più al Centro (da 110 a 120), 15 in più al Sud (da 119 a 134) e 12 in più nelle Isole (da 46 a 58). Nel Settentrione si rileva, invece,una diminuzione di due casi nel Nord-Ovest (da 155 a 153) e di 23 nel Nord-Est(da 157 a 134). A livello regionale spiccano i 16 casi mortali in più denunciati in Puglia e i 17 in meno del Veneto.
L’analisi di genere mostra, nel confronto tra i primi sette mesi del 2019 e del 2018, un andamento opposto tra i due sessi: 21 casi mortali in più per gli uomini (da 527 a 548) e nove in meno per le donne(da 60 a 51). L’analisi per classi di età mostra incrementi nella fascia 45-54 anni (+43 casi) e in quella 20-34 anni (+19), a fronte di nove decessi in meno per i lavoratori tra i 35-44 anni e di 39 in meno per quelli tra i 55 e i 69 anni. Tra gennaio e luglio di quest’anno tra gli under 20 si registrano cinque denunce di infortunio con esito mortale, rispetto alle 10 registrate nello stesso periodo nel 2018.